Alla fine, la triste notizia è arrivata: la Virtus Roma viene esclusa dal campionato di Serie A 2020/2021.
Ne avevamo già parlato nei giorni scorsi, a proposito delle difficilissimi condizioni economiche in cui versava il club capitolino, con l’intenzione del patron Toti di cedere a un euro simbolico ad un gruppo di investitori americani che però, alla fine, si sono tirati indietro.
E così anche l’ultimo appiglio è venuto a mancare ad una Virtus Roma che si vede eliminata dal massimo campionato italiano: la LBA perde così una protagonista della stagione, che aveva dato spazio a giocatori italiani come Tommaso Baldasso e Luca Campogrande, oltre che a stranieri di interesse certo come Dario Hunt. Un manipolo di elementi che ora finiscono sul mercato, dal momento che tutti i vincoli contrattuali decadono; ma non è l’unica conseguenza.
Il regolamento Fip, infatti, parla chiaro: le retrocessioni da due diventeranno una sola, visto che la Virtus Roma viene considerata d’ufficio come la prima delle retrocesse, mentre tutte le partite disputate dai capitolini fino a questo momento vengono annullate, facendo sì che ben sette formazioni (Milano, Venezia, Cantù, Varese, Pesaro, Brindisi e Sassari) si ritrovino con due punti in meno in classifica.
Oltre a questo, ed alla rata da 38.000 euro ancora da saldare, il club capitolino dovrà pagare 600.000 euro di multa per potersi iscrivere, nel 2021/2022 al primo campionato a libera partecipazione: in sostanza, per partecipare alla Promozione del Lazio della prossima stagione, sarà obbligatorio pagare tale somma alla Fip.