Si va a Cremona: per l’Allianz Pallacanestro Trieste è scontro diretto

La formazione di Dalmasson affronta il team lombardo, attualmente posizionato all'ottava piazza in classifica.

Un’Allianz Pallacanestro Trieste già sicura della qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia affronta la settimana con fiducia e determinazione: la prossima avversaria sarà infatti la Vanoli Basket Cremona, nella gara che si giocherà al PalaRadi domenica 17 gennaio (palla a due alle ore 15.00 – diretta streaming su Eurosport Player e alla radio su Radio Punto Zero Tre Venezie). 

I lombardi attualmente occupano l’ottava posizione con un bilancio di sei vittorie e sette sconfitte, alla pari con i biancorossi: sarà quindi scontro diretto con la formazione allenata da Paolo Galbiati, anch’essa in corsa per ottenere il piazzamento migliore per le Final Eight. 

Il quintetto cremonese è abbastanza definito: come regista solitamente parte David Cournooh (187 cm, 1990) “coloured” italiano che ha una vasta esperienza nel nostro campionato oltre ad aver anche vestito i colori azzurri. Garantisce 7.7 punti con 2.5 assist di media, tira poco ma è affidabile in regia e sa come sfruttare i contatti: il suo ruolo è quello di “portatore d’acqua” per rendere protagonisti giocatori come TJ Williams, la guardia dello starting five. Esplosivo giocatore di 190 centimetri per 93 chili, per i “puristi” ricorda molto l’ex Trieste Alvin Sims: fisico robusto e portato piuttosto a penetrare rispetto che a concludere dal perimetro, questo giocatore con esperienze in Portorico, Belgio ed Israele è al suo primo anno in Italia, ma sta collezionando 14.3 punti, 4 assist e 3.1 rimbalzi di media, pur con percentuali da migliorare (49.6% da due, 28.2% da tre, 63.4% ai liberi). L’ala piccola è l’italiano Fabio Mian, che in regione conosciamo bene per essere cresciuto nelle giovanili dell’Asar Romans: 196 centimetri e 29 anni, è oramai una sicurezza per il massimo campionato italiano. E’ diventato fondamentalmente un tiratore da fuori, visto che conclude oltre 5 volte dai 6.75 (con il 40.3%, numero decisamente notevole): in 25.5 minuti, viaggia a 10.2 punti e 3.2 rimbalzi di media, con un ottimo 89.5% dalla lunetta. 

Come ala forte, troviamo quella che è diventata la vera “stella” di Cremona ovvero l’americano DaultonHommes: un “biancone” di 203 centimetri per 98 chili che ha 25 anni ed è alla sua prima esperienza fuori dagli Stati Uniti. Si tratta di un’ala multidimensionale che può fare un pò di tutto ed ha grande tenore agonistico: nei 32.4 minuti di media in cui sta in campo, accumula 19.8 punti con 4.6 rimbalzi e 3.4 falli subiti, oltre a tirare con il 58.3% da due, il 44.2% nelle triple e l’83.3% dalla linea della carità. Sarà lui l’avversario da tenere particolarmente sotto osservazione, oltre al suo compagno di reparto MarcusLee: è un centro puro che spesso parte dalla panchina ed ha ottima presenza nel pitturato (208 centimetri per 102 chili). Ha fatto il college a Kentucky ed ha già giocato in Grecia ed Israele: gioca solo 23.7 minuti di media, ma in questi riesce a spremere 7.8 punti, 8.2 rimbalzi, 2.2 schiacciate e 1.5 stoppate. Non tira mai da fuori e la tecnica è a volte rivedibile (47.8% ai liberi), ma quando è vicino a canestro raramente sbaglia. 

Il sesto uomo è Jarvis Williams, ala di 202 centimetri classe ’93: cambia spesso il volto del quintetto giocando al posto di Lee, ha buonissime doti atletiche confermate dai suoi 11.9 punti, 8.2 rimbalzi e 1.1 schiacciate ad incontro, co il 57.8% da due ed il 79.4% ai liberi. Preferisce avvicinarsi a canestro, anche se ogni tanto non disdegna la conclusione da lontano. 

Il principale cambio dei piccoli è “Peppe” Poeta, play di 190 centimetri del 1985 conosciuto a qualsiasi livello cestistico qui in Italia: minutaggio “gestito” per lo scugnizzo (22 minuti di media), che a 36 anni ogni tanto ha bisogno di rifiatare, ma sa sempre come rendersi utile; per lui, in questa stagione, ci sono 8.2 punti e 5 assist, con 3.7 falli subiti a partita. 

Come esterno, il finlandese Topias Palmi (1994, 194 cm) è un cambio ideale: una sorta di “microonda” che quando si alza dalla panchina sa subito rendersi utile. Gioca meno di un quarto d’ora e produce 6 punti di media con il 42.9% da tre, sfruttando gli scarichi dei vari americani e risultando mortifero dalla distanza. 

La squadra è completata dal serbo Lazar Trunic (guardia, 198 cm, 2000) e da due “muli” triestini ovvero il pivot Andrea Donda, giocatore di 210 centimetri del ’99, ed il promettente Filippo Gallo, play del 2004 che ha già trovato il tempo per mettere qualche “zampata” fra Supercoppa e campionato.