Al gioco da 4 punti col quale Nicole Romeo a 2 minuti dalla fine ha spedito la Romania a -20, chi vi scrive ha finalmente potuto trascinare nel cestino tutti i file relativi alle altre seconde classificate dei Qualifiers. Un’autentica liberazione, dopo aver imprecato per un tap-in di Spanou o per una palla persa della Germania. La tripla di Nicole ha spazzato via le ultime paure (in caso di sconfitta le azzurre avrebbero dovuto limitare il passivo, a conti fatti avremmo potuto perdere fino a 5 punti) e spinto definitivamente l’Italia all’EuroBasket Women 2021, che si giocherà a Strasburgo e Valencia dal 17 al 27 giugno.
Un percorso iniziato, male, a Cagliari a novembre 2019 e terminato sabato scorso a Istanbul. Il mondo è cambiato nel frattempo, purtroppo, e anche il pianeta azzurro ha vissuto diversi cambiamenti in questi mesi. Lino Lardo ha preso il posto di Andrea Capobianco, alcune gerarchie sono cambiate e la squadra ha cambiato faccia.
Diciotto le giocatrici utilizzate nel corso delle sei partite con Romania, Danimarca e Repubblica Ceca, a loro va aggiunta anche Laura Spreafico che però non ha giocato alcun minuto. La più utilizzata è stata Martina Bestagno con 27.3 minuti, Cecilia Zandalasini la miglior marcatrice con 16.2 punti di media: sempre in doppia cifra nei Qualifiers l’ala del Fenerbahce, una delle protagoniste più attese del prossimo Europeo.
L’Italia si è qualificata chiudendo come migliore seconda dei nove gironi, la Repubblica Ceca ci è finita davanti solo per 4 punti di differenza canestri. Nelle statistiche dei Qualifiers non spicca nessuna azzurra, a conferma che la qualificazione è stata ottenuta con autorità ma da squadra, non grazie a exploit individuali. “Da vera squadra”, aggiungerebbe coach Lardo.
L’Italia ha chiuso col quinto miglior attacco delle 31 squadre dei Qualifiers, terza nel tiro da 3 dietro a Russia e Croazia (37.2%) ed è risultata la formazione che ha perso meno palloni (9.7). Un dato molto incoraggiante, considerato l’elevato ritmo impresso dai nostri playmaker alle partite. Sopra i 100 punti sono andate solo tre squadre nelle 78 partite giocate e tra queste l’Italia, che quando ne ha realizzati 101 con la Danimarca ha fatto segnare il record degli assist in una gara, ben 37.
Non è stata una settimana facile quella di Istanbul, per le azzurre, come per tutte le altre squadre. Giornate estenuanti trascorse nelle rispettive stanze, in attesa di pasti, allenamenti e partite, costretti a seguire percorsi guidati all’interno dell’albergo per evitare contatti con persone estranee alla “bubble”. “Bolle” che comunque hanno funzionato, e questo è un merito che va riconosciuto alla FIBA.
La tensione è montata giorno dopo giorno ma dopo il doppio capolavoro di Riga le Azzurre erano consapevoli di essere padrone del proprio destino. Con due vittorie sarebbe arrivata la qualificazione, e due vittorie sono arrivate.
Belgio, Bielorussia, Bosnia, Croazia, Francia, Grecia, Montenegro, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia.
Queste, in rigoroso ordine alfabetico, le avversarie dell’Italia a giugno. Il sorteggio dei quattro gironi si terrà a Valencia l’8 marzo, difficile se non impossibile fare previsioni. La sensazione al momento è che esistano 4-5 squadre dalle quali ci separa un gap consistente (le “ospitanti” Francia e Spagna, poi Belgio, Russia e Serbia) ma che poi con tutte le altre le azzurre se la possano giocare esattamente come è successo, tra alti e bassi, nelle ultime edizioni dell’Europeo.
Quello del 2021 qualifica per il Mondiale 2022 che si giocherà a Sydney. L’Italia si presenta forte dell’ennesima qualificazione ottenuta in rimonta: la speranza è quella di recuperare tutte le infortunate e di inserire in gruppo anche Lorela Cubaj, che a maggio chiuderà la sua esperienza universitaria a Georgia Tech. In Francia o in Spagna le Azzurre ci saranno, con la testa giusta e un po’ di sana spregiudicatezza ci potremo divertire.
In ogni caso, sarà bello esserci!
Ufficio Stampa Fip