Al termine della gara giocata a Biella e terminata con la sconfitta per 85-80, coach Ramagli ha commentato: “Ci siamo sforzati di fare delle cose un po’ diverse nelle due metà campo. Devo dire che in generale dal punto di vista offensivo abbiamo fatto un po’ di confusione, però questo era abbastanza comprensibile, visto che io sono nuovo quindi devo anche un po’ conoscere nel dettaglio le dinamiche dei giocatori. Ma soprattutto per un altro motivo: ovvero che noi abbiamo provato a fare qualcosa di diverso, cioè prenderci meno tiri da tre punti non costruiti e avere un pochino di più l’intenzione di attaccare l’area sia con le penetrazioni che con la palla dentro.
Tuttavia non siamo ancora così bravi a farlo. Però, secondo me, per 27-28 minuti questa è stata la carta vincente. Oltre alla tenuta difensiva che, a mio avviso, è stata discreta. Il problema è che quando la partita è arrivata negli ultimi 10-12 minuti noi ci siamo rifugiati nelle nostre vecchie brutte abitudini di non costruirle in questo modo, accontentandoci dei tiri da fuori, perdendo palloni che hanno aperto per il loro contropiede, sapendo che era uno dei loro aspetti di gioco più importanti. Nel primo tempo hanno fatto solo 9 punti in contropiede, come noi, ma hanno finito alle 23. Quindi questo significa che nel momento in cui l’ossigeno al cervello è diventato poco le cattive abitudini cestistiche hanno preso il sopravvento, tanto da generare un parziale importante per gli avversari.
Poi c’è stata pure una violazione di passi clamorosa sul tiro che ha deciso la partita, però non c’è molto da dire e io non posso guardare quella violazione. Questi difetti sono quelli che ci portano a perdere, parlo al plurale perché questa partita l’abbiamo persa noi, ci sono anch’io. Se continuiamo ad intestardirci in questo tipo di errori purtroppo stiamo percorrendo la strada sbagliata. La strada giusta era quella che abbiamo cercato di percorrere, anche con difficoltà, negli altri minuti: con la difficoltà di passare la palla dentro, con la difficoltà di usare triangoli, con qualche difficoltà a livello di penetrazione; però l’abbiamo fatto. E quello ci ha portato a tanti tiri aperti che abbiamo anche segnato e che ci ha permesso di condurre la partita fino a 14 punti di vantaggio. Purtroppo quando l’ossigeno è diventato poco ci siamo attaccati a cattive abitudini e le cattive abitudini ci hanno punito.”
Ora una settimana di lavoro per tornare in campo domenica prossima, all’AGSM Forum contro Piacenza (ore 18.00).
Uff. stampa Scaligera Verona