Un mezzo-disastro “rattoppato” dall’orgoglio di un Cavaliero eroico.

L'orgoglio di Cavaliero è il miglior farmaco per curare il "disastro" di un primo quarto condito da 5 miseri punti. Trento però è più costante e nonostante il +10 a favore di Trieste nella differenza canestri, s'impone nel punteggio.

Dopo la dolorosa e amara sconfitta in terra bolognese l’Allianz sale in quota per incontrare le “aquile” di Molin: ci si aspetta una reazione, che non per forza ha a che vedere con i concetti di vittoria e sconfitta; gli appassionati e i tifosi meritano di rivedere sano agonismo e sudore che lambisce la fronte di chi dà tutto sul parquet.

I quarto

Un paio di forzature e di attacchi sterili per i biancorossi, Trento “vola” sul 10-0 e l’obbligato timeout ospite interrompe questi primi minuti di partita; Trieste è contratta e pare tutti cerchino di “delegare” l’onere di fare canestro, mentre i padroni di casa prevalgono grazie all’aggressività di una difesa arcigna (16-3). Dalmasson si affida ai cambi come extrema ratio, ma viene deluso dai suoi, autori di soli 5 punti complessivi nella prima frazione (24-5).

II quarto

La decisione di non raddoppiare su Williams (12 punti) è opinabile ma il vero problema è la spirale di “paranoia” che aleggia sugli ospiti, che non si risollevano dal -25 (37-12). La Dolomiti, pur sopra di diciotto lunghezze, continua a pressare i portatori di palla a tutto campo: questi sono “messaggi” belli da vedere sui campi di basket. Il tabellone consacra l’impeto dei trentini, avanti 46-27.

III quarto

Il tuffo di Cavaliero (per troppo tempo colpevolmente dimenticato nelle retrovie) è il gesto che ogni fan di questa piazza storica attendeva: la successiva tripla del Lobito riporta gli ospiti sotto di 13 lunghezze (48-35). Peccato perché nel momento migliore dell’Allianz il cronometro fa le bizze e costringe le formazioni ad un imprevisto stop. Delìa infonde coraggio ai suoi, ma è Cavaliero l’Mvp del terzo quarto: i bianconeri, però, guidano 62-51.

IV quarto

Fernandez, oggi eccessivamente nervoso, esce dalla sfida per cinque falli: a 6.36 minuti dalla fine le “aquile” possono vantare sedici punti di distacco dagli avversari (70-54). Browne, anche dopo 35 minuti, corre come un forsennato e disegna i giochi d’attacco con lucidità encomiabile: il suo basket sta trascinando i compagni in questo finale (e condanna un Cavaliero comprensibilmente stanco); un dubbio antisportivo comminato ad Alviti è il colpo di grazia alle speranze biancorosse. La differenza canestri, dopo i quaranta minuti è a favore della Dolomiti.

Dolomiti Energia Trento – Allianz Pallacanestro Trieste 81 – 69

Trento: Martin 11, Ladurner, Jovanovic, Pascolo, Mezzanotte, Conti, Forray, Williams 26, Maye 16, Sanders 8, Browne 14, Morgan 6. All. Molin

Trieste: Da Ros 3, Cavaliero 9, Doyle 13, Arnaldo, Fernandez 3, Henry 8, Delia 13, Upson 4, Grazulis 4, Alviti 12, Laquintana, Coronica. All. Dalmasson

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