I suoi primi punti in A1 il biglietto da visita con cui Elena Giordano si presenta alla corte di coach Massimo Riga. Da San Martino di Lupari, la guardia veneta classe 2002 approda alla Libertas Basket School, chiudendo così la rosa arancione formato 2021/22.
Nel massimo campionato, oltre a segnare un canestro dall’arco contro l’armata Schio, la giocatrice ha potuto timbrare il cartellino per ben dodici uscite in stagione. L’annata la ‘20/’21, vissuta dall’atleta, come la precedente, in doppio tesseramento con il Fanola. In A2, tra i ranghi della seconda formazione giallonera, Elena ha toccato i 6,2 punti di media a partita.
È sul parquet di casa, tuttavia, che la cestista è cresciuta sino a esordire sul palcoscenico nazionale. Nella sua Marghera, in maglia Giants, la neo-giocatrice arancione si è ritagliata un ruolo da protagonista già a partire dal settore giovanile. C’è la sua firma, infatti, sul titolo nazionale Under 16 del 2017 e sul quarto posto Under 18 dell’2019. Due le stagioni nel torneo cadetto (viaggiando, nella seconda, con 7 punti di media) prima del salto fra le Lupe, preludio al nuovo capitolo a tinte orange della sua ancor giovane carriera.
Elena, arrivi in Friuli, in un’altra regione. Rimanendo però nei pressi di casa.
“Sì, ma devo dire che la vicinanza a casa non ha influenzato la mia decisione. Vengo a Udine perché penso sia un ambiente ottimo ai fini della mia crescita”.
Quinta stagione per te in A2. Ormai sei rodata per la categoria.
“Questi quattro anni per me sono stati intensi, conditi anche da qualche infortunio che mi ha impedito, a volte, di giocare con continuità. Vorrei che questa stagione fosse un trampolino di lancio per il mio percorso: ho dei grandi sogni, delle grandi aspirazioni e spero che Udine mi aiuti a realizzarli”.
Fra questi, avrai anche degli obiettivi a breve termine.
“Beh, vincere il campionato non sarebbe male!”
La tua caratteristica principale come giocatrice?
“Mi piace molto arrivare a canestro, partendo dal pick and roll oppure dall’uno contro uno. Guadagnare il vantaggio, che sia per terminare col tiro o per fare un assist a una compagna”.
Hai scelto il numero 4: il motivo?
“È il numero di mio fratello (Nicola, classe 2003, neo-acquisto Orzi Basket, ndr). È sempre stato il nostro numero. Siamo praticamente gemelli, avendo solo qualche mese di differenza. Avendo per la prima volta compiuto un passo del genere quasi contemporaneamente, abbiamo deciso di utilizzare lo stesso numero: per iniziare questa nuova avventura insieme. Vicini, seppur lontani”.
Cordiali saluti,
Ufficio Stampa LBS Udine – Simone Narduzzi