Caro (Mega)basket, il mio è un grido d’allarme supportato dai 60 anni compiuti, 52 dei quali passati in un campo di pallacanestro ricoprendo moltissimi ruoli, a tutti i livelli, ultimo ma non da ultimo quello dell’organizzatore di clinic tecnici.
Attività che intrapresi a fine anni 80 ospitando personaggi di spessore; uno tra tutti, per rendere l’idea, tale Mirko Novosel che arrivò direttamente da Zagabria a Cervignano per un’ora di lezione. Allora, non esisteva quella che chiamo la “raccolta” punti PAO e, quale organizzatore indipendente, riuscivo ad attirare circa una cinquantina di addetti ai lavori ritenendolo un mancato successo, mai una sconfitta, mentre i più si complimentavano con me per l’ottima affluenza.
Negli ultimi anni, dopo un periodo di voluta pausa, ho ripreso a organizzare clinic tecnici in collaborazione con la Fip FVG nell’ambito del mio storico, 18 anni, evento BSL con relatori di primissimo piano. Il pensiero notturno di stanotte, post clinic, si è soffermato su alcuni aspetti oggettivi che vado a esprimere quali specchio della realtà, la realtà della nostra amata (?) pallacanestro.
L’oggettività è garantita dai numeri:
- settembre 2018 – clinic a Monfalcone, con “raccolta” punti PAO: presenti quasi 130 allenatori;
- settembre 2019- clinic a Gorizia, con “raccolta” e “recupero” punti PAO: presenti oltre 200 allenatori;
- ieri, 29 settembre 2021 – clinic a Udine, senza punti PAO: presenti 19 tra allenatori e arbitri.
Non ho volutamente citato i relatori, ribadisco tutti di alto livello, di questi tre clinic ma desidero sottolineare che l’ allenatore di ieri sera è quello, tra loro, con il curriculum più importante. Altresì la lezione che ha proposto è stata la più innovativa e interessante da me seguita dal 1984 a oggi anche se, con immensa umiltà, ha più volte asserito di non aver scoperto l’acqua calda.
Questo mio grido d’allarme, senza dilungarmi oltre, lo voglio riassumere in due posizioni a me molto care, da vecchio innamorato dello sport, specialmente di squadra, quale scuola di vita.
1. E’ urgentissimo che i vertici formino Dirigenti con la D maiuscola perché gli allenatori, i giocatori ovvero le stesse società d’oggi non hanno la fortuna di noi “Cestisti degli anni ’50’60’70” – ogni allusione alla mio gruppo Facebook NON è casuale- che siamo stati letteralmente cresciuti da grandi Dirigenti che ci hanno formato per la vita non solo nello sport.
2. Chi è assente ha sempre torto, sempre!
Nel mio piccolo sono pronto a mettere a disposizione tutto il mio amore per il basket e un migliore futuro per i nostri giovani; oramai ho una certa… per permettermi di farlo con oggettiva esperienza sul campo, da basket!
Massimo Piubello