Il Presidente della Lega Basket Serie A Umberto Gandini interviene oggi su “La Gazzetta dello Sport”, “Corriere dello Sport” e “Tuttosport” per commentare la decisione di rinviare tutte le partite della 14ª giornata:
“Ci è sembrata la soluzione più logica, che tutela tutte le società. Invece di prendersi rischi inutili e considerando il disomogeneo impatto dei casi di positività e delle quarantene imposte sui diversi gruppi squadra, anche a seguito di diverse applicazioni delle norme da parte delle Asl, con i club siamo arrivati a questa decisione. Non siamo spaventati in vista della Final Eight in termini di calendario. Piuttosto ci sono altre situazioni che meriterebbero un approfondimento diverso. Come i tempi di quarantena previsti per i giocatori. Tutti fanno riferimento a un protocollo Covid del luglio 2020, quando le criticità erano ben diverse. Oggi, con un Paese all’85% di vaccinati, c’è tutt’altra situazione. Nella Nba i giorni di quarantena per i vaccinati asintomatici sono scesi da 10 a 6, nella Nfl si prende addirittura in considerazione la carica virale degli atleti. Ora non dico che bisogna copiare l’America, ma neppure che si possa restare con le stesse misure di un anno e mezzo fa”, come riferito a Mario Canfora su “La Gazzetta dello Sport”.
Per quanto riguarda invece la gestione del calendario, queste sono le parole rilasciate ad Andrea Barocci sul “Corriere dello Sport”: “Ci muoveremo sulla base dell’esperienza dell’anno scorso. Entro il 30 gennaio dovremmo metterci in riga ed avere tutti i club con lo stesso numero di gare. Ragioniamo su più ipotesi. E’ evidente che prima dobbiamo aspettare il via libera da ATS, quarantene, positivi e quant’altro; però confidiamo di recuperare due, tre partite tra il 5 e il 6 gennaio. E poi ci saranno gli infrasettimanali del
12,19 ed eventualmente del 26. Ovvio che, tenendo conto di chi gioca nelle coppe (Milano, Virtus Bologna, Trento, Venezia, Venezia, Treviso, Reggio, ndr). Questa è la strada principale. Si potrebbe anche rinviare l’inizio del girone di ritorno ad altra data, spostando al 9 gennaio le partite del 2. Ma bisognerebbe prima capire, con un calendario asimmetrico, cosa succederebbe, per evitare doppie e triple trasferte. Bisogna andare ad incastro”.
Con Piero Guerrini di “Tuttosport”, invece, il Presidente parla degli aiuti ancora attesi dal Governo: “Vista la situazione degli ultimi anni, sul pubblico incidono le paure di contagio e le abitudini mutate. Sono arrivati giustamente ristori a chi ha dovuto tenere chiuse le proprie attività. Invece noi abbiamo continuato l’attività, ma senza pubblico, con una perdita sul fatturato stimabile tra i 12 e i 15 milioni. Stiamo ancora attendendo e lavorando per ricevere quelli indiretti per le spese sanitarie, tamponi e sanificazioni. Avevamo richiesto e visto che erano stati presentati alcuni emendamenti alla legge di Bilancio. Del resto, il nostro settore ha lavorato senza o con pubblico assai ridotto per un anno e mezzo. Sono stati bocciati. Il credito di imposta sulle sponsorizzazioni che aveva aiutato i club nel 2020 e nel 2021 non è stato concesso per il 2022. C’è bisogno immediato di ristori per il settore, non penso soltanto al basket. L’attenzione di questo governo allo sport è ridotta e molto condizionata dal comparto calcistico di vertice. Ora dobbiamo verificare l’impatto delle nuove norme, il 35% di pubblico è entrato in vigore da subito, pur in uno sport con pubblico vaccinato, che porta sugli spalti le mascherine FFP2. E speriamo che le autorità sanitarie locali prendano decisioni più uniformi”.
Uff. stampa LBA