Tutto pronto per ricominciare: l’IS Copy Cus Trieste riprende il suo cammino nel campionato di Serie C Gold 2021/2022. Oltre un mese e mezzo di “pausa forzata” per i ragazzi di Gianluca Pozzecco, che hanno peraltro rinviato al 23 febbraio la partita contro Codroipo originariamente prevista per sabato 5. Da questo weekend, i triestini riprenderanno a giocare e lo faranno proprio al PalaCus, sabato 12 febbraio (ore 20.30 – arbitri dell’incontro Chiara Corrias e Nicolò Angeli, entrambi di Cordovado), contro il Basket Bassano: i veneti, attualmente al penultimo posto in classifica con 2 punti, sono una squadra giovanissima ma dotata di elementi interessanti e di sicura prospettiva. In casa Cus, torna sul parquet anche Sasha Vidrini: il play classe 2001, dopo uno stop imposto dal Covid, ha ripreso da poco le sedute di allenamento insieme ai compagni e cercherà di dare il suo contributo nella giornata di sabato, per cercare di consolidare la posizione in classifica dell’IS Copy.
Si riprende il campionato: come sta la vostra squadra, dal tuo punto di vista?
“Direi che la situazione non è una delle peggiori, almeno secondo me. Anche se abbiamo cominciato tardi ad allenarci al completo a causa del Covid”.
Anche tu ti sei dovuto fermare: non è mai semplice affrontare uno stop del genere, tu come ti sei organizzato?
“Si, anche io ho avuto il Covid e mi sono dovuto fermare. Non è di certo facile ritornare dopo più di un mese, tra feste natalizie e stop per malattia: ti senti come se non avessi toccato la palla per anni, ma spero che tutto questo svanirà quando scenderemo in campo”.
Sabato incontrate Bassano: quali sono le insidie di un match come questo e che cosa dovrete fare per vincere?
“Sui problemi che potremmo riscontrare, direi che va tenuto conto del fatto che non siamo ancora al 100%. Bassano è un team molto giovane, sappiamo che hanno tanto atletismo e fisicità ma altrettanto siamo consci che possono fare qualche errore: noi dobbiamo sfruttare proprio questo e giocare come abbiamo fatto all’andata, mettendoci intensità e difendendo alla morte”.
Uff. stampa Cus Trieste
