Riesce l’impresa all’Umana Reyer sul parquet della Basket Hall Arena di Mosca. Le lagunari si aggiudicano, dopo una battaglia senza esclusione di colpi, una meritata vittoria apponendo una seria ipoteca sull’accesso in Eurocup, messo in discussione solo a fronte di un esito clamoroso nel match di mercoledì contro l’imbattuta Ekaterinburg.
Coach Mazzon è costretto a rinunciare alla sua “torre” Petronyte, fermata da un risentimento muscolare durante la “rifinitura” di questa mattina che verrà valutato nei prossimi giorni. La sua fiducia va, pertanto, allo starting five composto da Bestagno, Carangelo, Thornton, Attura e Ndour. Per le russe, sono invece Stolyar, Logunova, Kirillova, Krymova e Maiga a disporsi ai bordi del cerchio di metà campo per la palla a due.
Le veneziane vanno subito a segno grazie alla precisione di Attura ai liberi e le russe rispondono con Logunova. Ancora Attura in percussione e questa volta è Krymova a impattare. La potenza di Thornton ha la meglio sulla difesa avversaria che può fermarla solo fallosamente. Per lei 100% dalla lunetta mentre per Logunova è solo 1/2. Maiga e Ndour per il 7 a 8. Le padrone di casa si portano in vantaggio con la tripla di Maiga che sembra intenzionata a voler ripetere la performance della gara d’andata nella quale fu la top scorer, unitamente a Kirillova, con 15 punti. All’ingresso in campo di Yvonne Anderson segue la nuova parità (10-10 a -4,21) siglata da Ndour, poi sostituita da Sara Madera che si iscrive immediatamente a referto dalla lunetta. Korshakova e Anderson si sfidano dai 6,75 trovando entrambe il fondo della retina. Andrea Mazzon si infuria per un mancato fischio arbitrale sulla conclusione dalla lunga di Anderson rimediando un tecnico. Quintetto da “battaglia” per le veneziane con l’ingresso in campo di Elena Smorto e il rientro di Attura. Il “folletto” nero orogranata serve un assist d’oro a quest’ultima che realizza e concede il bis nell’azione successiva stabilendo il 14 a 19. Accelerazione improvvisa della Reyer con Ndour, Sara Madera – che insacca una tripla da distanza siderale – e due personali di Anderson che chiudono il primo quarto sul 14 a 26.
Ndour da sotto misura allunga ulteriormente in avvio di seconda frazione ed è Glonti a scuotere le compagne. Anderson sfrutta a dovere i liberi concessi portando a quota 30 le veneziane. Alla sfortunata conclusione di Ndour, che carambola più volte sul ferro, segue il canestro di Krymova. Mazzon si rifugia prontamente nel time out, percependo la difficoltà del momento, confermato, dopo il minuto di sospensione, dai punti messi a segno da Leshkovtseva e Maiga che riportano le biancorosse sotto la doppia cifra di svantaggio. Thornton interrompe l’astinenza offensiva veneziana con una cavalcata a tutto campo e subito dopo insacca una gran tripla che riporta la Reyer sul +12. Anderson ritrova il massimo vantaggio (23-37 a -3,40) scatenando la reazione delle moscovite che si riavvicinano con Krymova, ancora una volta “letale” da oltre l’arco. Kirillova erode il distacco ma i muscoli di Thornton hanno la meglio nel pitturato, anche se nell’occasione per lei è solo 1/2 dalla “linea della carità”. Logunova e Krymova guidano l’ennesimo tentativo di rimonta delle padrone di casa che si riavvicinano a soli 6 punti (32-38 a -1,06). “Capitan” Bestagno dalla media non perdona e il gran canestro di Anderson accompagna le formazioni all’intervallo lungo sul 32 a 42.
Glonti riapre i giochi da oltre l’arco dopo due conclusioni fallite da Anderson e Ndour. Krymova obbliga il tecnico mestrino a un immediato time out con il vantaggio assotigliatosi a sole quattro lunghezze. L’Umana sembra aver lasciato negli spogliatoi lo smalto della prima metà di gara e soffre terribilmente la precisione delle avversarie dai 6,75. Ancora Glonti a bersaglio, quindi Madera e nuovamente Glonti per il 43 a 44 di metà periodo. Anderson taglia come una lama la difesa di Mosca e deposita. Thornton e Kirillova fanno da preludio alla tripla di Krymova che determina la parità. Madera da sotto e Kirillova da oltre l’arco prima della provvidenziale “bomba” di Debora Carangelo che consente alla Reyer di rimettere la freccia del sorpasso (51-53 a -2,33). Maiga e Leshkovtseva danno nuova linfa a Mosca che però deve fare i conti con Martina Bestagno, grazie alla quale l’Umana trova il minimo vantaggio all’ultimo buzzer parziale che vede il tabellone segnare il 54 a 55.
Astou Ndour e Maiga rimettono in corsa i rispettivi colori, prima dell’ennesima tripla delle padrone di casa, questa volta a opera di Korshakova, che vale il nuovo vantaggio di Mosca. Ndour, Leshkovtseva e ancora Ndour per il 61 pari. Nonostante la stanchezza inizi ad annebbiare le idee, si continua a lottare su ogni centimetro di campo e la lotta si fa sempre più serrata. Krymova e Ndour piazzano due triple che non modificano il divario. Ad Anderson risponde Kirillova prima dei 5 punti consecutivi di Thornton che fanno letteralmente esplodere la panchina veneziana. Ndour “mura” Kirillova poi, dopo una conclusione a vuoto, va a canestro (66-73 a -1,33). Maiga non è disposta a lasciare il match nelle mani delle orogranata ed è l’ultima a mollare. Il finale è concitato e la Reyer, pur con qualche “brivido” riesce a gestire il vantaggio che viene messo al sicuro da Yvonne Anderson che rende inutili gli ultimi “fuochi” sparati da Krymova e Logunova.
Le veneziane, si trasferiranno domani direttamente a Montpellier per l’ultima sfida in programma con le transalpine e attenderanno smaniose l’esito del già citato confronto di Mosca nella tana di Ekaterinburg che si giocherà il giorno successivo.
MBA Moscow vs Umana Reyer 72-75 (14-26, 32-42, 54-55)
MBA Moscow: Stolyar, Logunova 7, Kirillova 9, Shtanko, Leshkovtseva 6, Korshakova 7, Krymova 20, Maiga 13, Glonti 10, Evdokimova, (All. Aleksandr Diratsuian)
Umana Reyer Venezia: Bestagno 4, Carangelo 3, Thornton 15, Anderson 17, Madera 9, Smorto, Attura 8, Penna, Ndour 19 (All.: Andrea Mazzon)
Totali di squadra
MBA Moscow: tiri da 2 15/33, tiri da 3 11/19, t.l. 9/13, rimb. dif. 33, rimb. off. 7, p.p. 23, p.r. 1, assist 20
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 22/46, tiri da 3 6/25, t.l. 13/15, rimb. dif. 19, rimb. off. 11, p.p. 8, p.r. 17, assist 20
(s.v.)