A corto di energie e anche poco fortunata la Pontoni Falconstar in quel di Olginate, dove la Agostani Caffè ha concesso il bis del successo ottenuto all’andata al PalaPaliaga e superato ancora i biancorossi. Il crollo finale ha evidenziato tutte le difficoltà con le quali la squadra di coach Praticò si era approcciata al match, con tanti giocatori reduci da influenza e non al meglio. In più la Pontoni ha perso dopo pochi minuti Medizza (infortunio muscolare da valutare) e con l’assenza del lungo triestino che è andata a fare il paio con quella dell’indisponibile Prandin è calata ancora di più la pericolosità offensiva, con la Falconstar che si è fermata a 66 punti realizzati, troppo pochi per poter vincere in trasferta.
In realtà in determinati momenti della gara, per esempio nello sprint che aveva garantito il +6 (39-33) nel terzo quarto, e la rimonta all’inizio della quarta frazione che aveva portato capitan Scutiero e compagni a ricucire lo strappo (54-48 per i lombardi al 30′) fino al pareggio a quota 58 del 35′ si è vista una buona Pontoni per gioco e carattere, ma è venuta meno, come in altre occasioni quest’anno, la continuità.
“Direi che il momento chiave della gara sia stato proprio il mancato allungo nella terza frazione – analizza coach Praticò – in quel momento dovevamo essere più lucidi invece ci siamo lasciati trasportare dalla voglia di ammazzare la partita abusando del tiro da 3 punti. Abbiamo tirato 35 volte dalla lunga distanza con percentuali non entusiasmanti (9/35, ndr) e alla fine abbiamo pagato caro questo dato. Poi vanno riconosciuti i meriti degli avversari che a mio avviso hanno giocato una gran partita, trovando canestri di talento nel finale”.
Un finale che ha lasciato con l’amaro in bocca i monfalconesi anche perché il decisivo break di Olginate ha avuto come miccia un fallo tecnico piuttosto curioso fischiato a coach Praticò. Da lì è partito l’8-0 che ha in sostanza archiviato il match.
“E’ stata una decisione non condivisibile, altrimenti lo ammetterei – racconta il tecnico triestino – avevamo noi la palla, potevamo tirare per il vantaggio, non c’era nessun motivo per alzare i toni. Ho solo chiesto una spiegazione e mi è stato fischiato il tecnico che ha cambiato l’inerzia della partita. Poi magari l’avremmo persa lo stesso, anche perché nel finale abbiamo ceduto atleticamente, ma dispiace che sia andata così. Guardiamo avanti perché ci aspettano altre gare importanti nelle quali speriamo di non dover fare a meno di Medizza”.
Falconstar Basket