L’Umana Reyer affronta l’ultimo impegno di regular season ospitando tra le mura amiche la formazione guidata da coach Alessio Cioni. Reduce dall’ottimo campionato disputato lo scorso anno che ha visto la Use Scotti raggiungere i quarti di finale dei playoff, lottando peraltro senza timori reverenziali e facendo tremare la Passalacqua Ragusa, la Società empolese nutriva analoghe ambizioni di ben figurare nella stagione in corso.
Purtroppo, da subito, Empoli si è resa conto di non trovarsi sotto una buona “stella”, costretta a rinunciare alla guardia statunitense WNBA “Didi” Richards e iniziando il torneo con due sole straniere. Nonostante la produttività offensiva di Sara Bocchetti, l’impegno della USA Williams e della polacca Rembiszewska oltre all’abnegazione di Gabriele Narviciute, le toscane hanno dovuto attendere la fine di ottobre per conseguire il primo risultato utile contro un Geas Sesto S. Giovanni a ranghi ridotti che, sulle 11 iscritte a referto, ha potuto schierare in campo solo sette giocatrici.
L’arrivo a inizio novembre della statunitense Jeune Aliyah Mia, non ha purtroppo sortito gli effetti desiderati e, una dopo l’altra, tra acciacchi di varia natura e contagi Covid, si sono susseguite le sconfitte. La “dea bendata” ha continuato a ignorare anche le buone prestazioni delle empolesi con molte partite perse di misura o in volata, che hanno comunque espresso in molte occasionei due “facce” contrapposte, aggressiva e determinata la prima, decisamente rassegnata la seconda.
A rendere ulteriormente complicato il tutto, la richiesta di trasferimento, accolta dalla Società, da parte di Asdhley Ravelli, scesa in A2 con Castelnuovo Scrivia. Trascinate dalla napoletanissima Bocchetti, Empoli ha interrotto la propria astinenza conseguendo due vittorie ravvicinate, prima nella trasferta a Moncalieri e, dopo nove giorni, nella sfida salvezza con Broni, alimentando le proprie speranze di rimanere nella Massima Serie. Dopo il match perso con Costa Masnaga, la USE Scotti si è aggrappata solo alla matematica e i due successivi “scivoloni” con Campobasso e San Martino di Lupari l’hanno definitivamente condannata alla retrocessione con due turni d’anticipo.
Nel recupero del confronto con le orogranata, giocato a febbraio, le biancorosse hanno confermato il leitmotiv di tutta la stagione, con un primo quarto giocato alla pari e la successiva resa, propiziata, a dire il vero dalla convincente prova di squadra lagunare, nell’occasione sospinta da una Astou Ndour da 21 punti, ma capace di registrare a referto altre tre atlete in doppia cifra.
Con che spirito le biancorosse arriveranno al Taliercio non è dato a sapere, anche perchè l’addio prematuro a Jeune, congedata a fine marzo, le ha private di un terminale offensivo di spessore. Quel che è certo riguarda il loro carattere orgoglioso di buone “toscane” e il desiderio di concludere un percorso sfortunato, con un successo di prestigio contro le Campionesse d’Italia prima di chiudere le proprie “fatiche” al Pala Sammontana con le iblee. Le lagunari, nel pieno rispetto delle avversarie, dovranno affrontare anche questo impegno con la necessaria determinazione senza commettere alcun passo falso che possa compromettere la loro posizione finale in classifica affidata, nell’impossibilità di effettuare ulteriori recuperi di Campionato a causa delle Final Four di Eurocup, al coefficiente risultante dal numero di vittorie sul totale delle gare disputate.
(s.v.)