Pur essendo appena iniziata, la regular season NBA regala subito spettacolo. L’esordio da sogno del nazionale azzurro Paolo Banchero, realizzatore di ben ventisette punti, non ha evitato la sconfitta agli Orlando Magic a discapito dei Detroit Pistons mentre il derby losangelino è andato ai Clippers. Per i Lakers, usciti sconfitti anche nel primo incontro con i Warriors, non sono bastati LeBron James e Anthony Davis. È fin troppo presto per tirare le somme ma il parquet dello stadio Crypto.com Arena non sta dando notizie confortanti. Diverso è il discorso per gli attuali campioni in carica: Stephen Curry e i Golden State Warriors sono dati per favoriti sia anche dai palinsesti delle scommesse pre-match e delle scommesse in modalità live sullo sport insieme a Clippers e Milwaukee Bucks. Questi ultimi, attualmente primi in Eastern Conference, hanno optato di non stravolgere la rosa effettuando una sola aggiunta, Joe Ingles: la conferma del gruppo è derivata dalla vittoria del titolo nella stagione 2020/2021.
In seconda posizione nella Eastern Conference si trovano i Boston Celtics, usciti sconfitti dall’ultimo match contro i Chicago Bulls. La squadra di Boston, prima della sconfitta allo United Center di Chicago, aveva fatto registrare tre vittorie in altrettante partite. Guidati da Jayson Tatum, attualmente miglior marcatore della lega con 34,7 punti per partita, i Boston hanno tutte le carte in regola per riprendersi in fretta dalla recente sconfitta.
Spostando l’attenzione nella West Conference, i roster per eccellenza sono i Golden State Warriors. Capitanati da un leader come Curry, detentore del MVP delle finali dello scorso anno, e certi di avere una squadra solida, capace di registrare ottantanove punti solo nel primo tempo contro Sacramento, i Warriors attualmente non guidano la classifica ma sanno che la season è lunga e hanno tutte le possibilità di arrivare al vertice.
Discorso simile per i Clippers, che possono volare sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria nel derby di Los Angeles. Diametralmente opposta la situazione per i Lakers, fanalini di coda in classifica. Le ultime due stagioni non sono state esaltanti né all’altezza della rosa della squadra californiana, che non trionfa in NBA dal 2020. Dopo una stagione ben al di sotto delle aspettative, era lecito aspettarsi che la costruzione del roster si incentrasse sull’acquisto di tiratori, la cui assenza è stata lamentata dallo stesso LeBron dopo la sconfitta contro i Warriors, invece si è pensato a rinforzare solo il reparto difensivo.
Il campionato è lungo per tutte le squadre ma per i Lakers sembra essere una partenza ad handicap. Serve una svolta per quella che è la squadra che forse più di tutte sta deludendo le aspettative ma che rimane una tra le più vincenti nella storia della NBA. Aspettative che vengono deluse partita dopo partita anche dal cestista Russell Westbrook, mai stato davvero incisivo e molto probabilmente giunto al capolinea con i Lakers. Si aspetta con trepidazione la prima vittoria in campionato per la squadra di Los Angeles ed è lecito credere e pensare che un contributo importante verrà dato da quelle che sono le sue colonne portanti, LeBron e Davis.