A Pesaro l’Italia si arrende solo dopo un overtime

L’Italia lotta con testa e cuore per 45 minuti contro la squadra campione d’Europa e del Mondo in carica, ma deve arrendersi dopo un supplementare, terminato 84-88 in favore della Spagna.

Il miglior marcatore è stato Nico Mannion con 20 punti. Spissu con 12 punti e Biligha con 10 punti gli altri Azzurri in doppia cifra. Severini ritocca il suo career high in Nazionale segnando 8 punti.

Così coach Pozzecco a fine partita: “Congratulazioni a tutti i ragazzi in campo. È stato uno spot bellissimo per la pallacanestro. Avremmo voluto vincere. I miei ragazzi hanno giocato con il cuore davanti ad un pubblico fantastico. Chi ha guardato la partita in tv ha sicuramente pensato che il basket è uno sport bellissimo. Ora ricarichiamo le pile e andiamo in Georgia per provare a vincere una partita molto complicata”.

Le parole di Marco Spissu: “Non è facile digerire questa sconfitta. Dobbiamo riprenderci subito perché lunedì ci aspetta un’altra partita tosta, che per noi è importantissimo vincere”.

A bordo campo a sostenere gli Azzurri anche il Ministro dello Sport Andrea Abodi e il presidente del CONI Giovanni Malagò, accanto alla leggenda Valentino Rossi, al fresco campione del mondo di MotoGP “Pecco” Bagnaia e alla medaglia d’Oro olimpica di salto in alto Gianmarco Tamberi. Ai tre è stata consegnata dal presidente della FIP Giovanni Petrucci una Maglia Azzurra durante l’intervallo.

Nelle altre partite del Girone L l’Ucraina si è imposta in casa dei Paesi Bassi (77-96) mentre la Georgia è passata in Islanda (85-88).

Oggi, sabato 12 novembre, gli Azzurri voleranno alla volta di Tbilisi, dove lunedì affronteranno i padroni di casa della Georgia. La gara sarà trasmessa in diretta su Rai 3, Eleven e Sky Sport.

Spissu, Petrucelli, Vitali, Ricci e Tessitori il quintetto scelto da Pozzecco e dopo qualche minuto di equilibrio arriva il primo allungo della Spagna (9-19) ma il piazzato di Biligha e poi la tripla di Severini ci riportano a contatto a fine primo quarto (18-22).

La squadra di coach Scariolo rimane davanti ma gli Azzurri non mollano, sospinti dall’affetto incredibile dei 10.000 della Vitrifrigo Arena: i 5 punti consecutivi di Tessitori e poi i 5 di Spissu valgono il pareggio a quota 32 a 2 minuti dall’intervallo lungo. Inevitabile il timeout della Spagna, che sul finire del secondo parziale trova con Diaz e Sima i punti del nuovo vantaggio (33-36).

Nel terzo quarto la Spagna marca in modo ancora più netto la sua supremazia a rimbalzo (26-12 il conto al 25’, 45 a 27 a fine partita) mentre gli Azzurri continuano a trovare difficoltà nel tiro dall’arco (3/15). La tripla di Diaz ci ricaccia a -7 (38-45) ma la squadra di Pozzecco, come da tradizione, si esalta nelle difficoltà. E’ il marchigiano Pajola a infiammare Pesaro, poi sono Severini e Mannion a mettere insieme il 5-0 che vale il nuovo -1 (54-55) a 8’ dalla fine.

Di Baldasso, dall’angolo, il piazzato che ci riporta avanti, e negli ultimi minuti la partita si gioca sul filo dei nervi: crescono l’intensità e il numero dei contatti, scendono le percentuali e per un paio di minuti il risultato non si schioda dal 59-58. Ultimi 3 minuti a suon di triple. Cominciano Pippo Ricci e Michele Vitali (65-64), poi a 40” secondi dall’ultima sirena Spissu si mette in proprio, e dal gomito si inventa una piroetta su se stesso prima di scagliare la bomba del 68-67. La Spagna non ci sta, e nel successivo possesso sfrutta tutti i 24” d’attacco prima di recapitare la palla a Fernandez per il controsorpasso (68-70). Mannion risponde a tono, trova il corridoio giusto e impatta a 70, lasciando alla squadra di Scariolo 9 secondi prima della sirena. Pochi, soprattutto se la difesa Azzurra si stringe nel pitturato sporcando il gancio di Parra, che si infrange sul ferro portando così le due squadre all’overtime.

Mannion è in trance agonistica (due triple consecutive, Italia avanti 81-79), Fernandez e Parra smorzano l’entusiasmo di Pesaro sempre dall’arco (82-82 a 1’38” alla fine del supplementare). Ed ancora Fernandez, prima in layup e poi dalla lunetta, mette una distanza di 4 punti (82-86) con 8 secondi da giocare. L’Italia ne usa 1 per dimezzare il gap (la rimessa di Spissu trova Biligha solo nel pitturato), ma nei successivi 2 commette fallo su Brizuela, che con freddezza fa 2/2 per il definitivo 84-88.

Italia vs Spagna 84-88 dts (18-22, 15-14, 16-19, 21-15, 14-18)

Italia: Spissu* 12 (2/4, 2/3), Mannion 20 (4/8, 3/8), Biligha 10 (4/5), Tessitori* 8 (3/4), Ricci* 5 (1/1, 1/6), Moraschini ne, Baldasso 4 (2/2, 0/4), Caruso ne, Vitali* 8 (1/3 da 3), Severini 8 (2/3 da 3), Pajola 2 (1/3, 0/2), Petrucelli* 7 (1/4, 1/4). All. Pozzecco.

Spagna: Fernandez 28 (2/5, 4/8), Brizuela* 5 (1/2, 0/2), Diaz* 8 (1/2, 2/3), Saiz* 9 (2/4), Salvo* 8 (2/3, 0/1), Guerrero 1 (0/1), Barreiro 0 (0/1 da 3), Yusta 9 (3/5, 1/5), Sima 6 (2/3), Bassas 2 (1/2, 0/1), Nunez 0 (0/2), Parra* 12 (2/5, 2/6). All. Scariolo.

Tiri da due Ita 18/31, 16/34; Tiri da tre Ita 10/33, Spa 9/27; Tiri liberi Ita 18/23, Spa 29/39. Rimbalzi Ita 27 (Pajola e Ricci 4), Spa 45 (Parra 8). Assist Ita 18 (Vitali 5), Spa 20 (Diaz 7).

Arbitri: Yohan Rosso (Francia), Kerem Baki (Turchia), Peter Praksch (Ungheria)

Spettatori: 10.000

Note: Fallo tecnico alla panchina Azzurra al 9’ del primo quarto; tecnico a Mannion a 7’22” dell’ultimo quarto. Antisportivi: Parra (Spa). Usciti 5 Falli: Ricci (Ita), Saiz (Spa).

Uff. stampa FIP