Settimana particolare per la friulana Anna Turel che dopo aver affrontato Udine sabato scorso, nel prossimo turno avrà di fronte Trieste. Oltretutto entrambe sono due sue ex squadre: due anni per lei a Trieste e tre a Udine, prima di approdare ad Alpo. Causa il recupero dal lungo infortunio, la stagione di Anna è iniziata soltanto un mese e il suo apporto nell’Alpo Basket è stato decisamente notevole, sin dalla prima partita a Treviso.
Anna, torniamo a parlare della gara persa con Udine:
«Siamo partite abbastanza bene, in una gara nella quale eravamo consapevoli di quanto difficile fosse ma non impossibile. Siamo entrate concentrate e con l’obiettivo di potercela giocare: è stata una partita abbastanza tirata con diversi capovolgimenti di fronte. Nell’ultimo quarto, non so bene perché, loro hanno scavato una voragine e noi abbiamo avuto difficoltà nel riprenderle: non siamo riusciti ad arginare Ronchi e siamo finite a -10. Un peccato perché potevamo vincerla, Udine è una delle prime del nostro girone ed aver giocato alla pari ci fa conforta… ovvio che la sconfitta alla fine ci dà fastidio ma noi abbiamo fatto ulteriori passi avanti».
Da Udine a Trieste: cosa ci puoi dire di questa altra tua ex squadra?
«Trieste non dobbiamo prenderla come una neopromossa perché sta facendo un signor campionato: sono una squadra molto giovane, ma anche composta da giocatrici esperte e tutte stanno mettendo il loro mattoncino sulla torre. Per noi è una gara molto importante e molto difficile perché si gioca in casa loro: dobbiamo partire da subito concentrate e con la consapevolezza che possiamo vincerla. Non dobbiamo mai mollare, né abbatterci se subiamo 2-3 canestri di fila: dobbiamo cercare di imporre il nostro ritmo e non subire il loro. Siamo chiamate a smuovere la nostra classifica, all’andata abbiamo perso di 13 punti e potremmo anche pensare di ribaltare la differenza canestri anche se non è il nostro obiettivo principale: l’obiettivo è vincere».
Insomma due partite per te all’insegna dell’emozione:
«A livello di emozioni, ne ho provate parecchie contro Udine e pure giocare con Trieste sarà emozionante per me perché sono stata lì due anni anche se ero molto più giovane. L’allenatore è sempre lo stesso, come pure lo staff e i dirigenti: molte giocatrici le conosco perché ci ho giocato assieme. Mi farà molto piacere rivedere tutti anche se, come contro Udine, non è che per me siano partite più sentite delle altre. Io le sento tutte, forse le emozioni sono diverse…».
Andrea Etrari
Uff. Stampa Alpo Basket ‘99