La sesta giornata di ritorno ha visto l’Humus rendere visita alla capolista Centrosedia; le formazioni evidenziavano entrambe defezioni importanti, mentre i padroni di casa seppur privi del playmaker Luis (nonché miglior marcatore della squadra) potevano contare sul rientro – alla prima stagionale – di Floreani (capocannoniere della passata stagione) i bluarancio non hanno potuto schierare il neo acquisto Jones, trattenuto all’estero per motivi di lavoro, e con Gri in non perfette condizioni fisiche.
Alle prime battute di gara, l’impresa di violare il PalaZilio sembrava possibile per i ragazzi di coach Fantin, scesi sul parquet consci di quello stato di forza mentale e agonistica che hanno caratterizzato gli ultimi incontri, che al fischio d’inizio hanno travolto i padroni di casa con un veemente 0-12 costringendo il coach di casa a chiamare un time out dopo appena due minuti, il fluire del quarto ha visto ancora i sacilesi condurre con il gioco e il punteggio con autorevolezza chiudendo la frazione con uno strepitoso 18-33. Il secondo quarto ha, inevitabilmente, visto il forcing dei padroni di casa che si è concretizzato in un progressivo recupero fino al 44-47 sancito al fischio di fine quarto (il parziale è stato di 26-14).
Il rientro in campo dopo l’intervallo lungo è stato, in linea di massima, sostanzialmente simile al quarto precedente con il Centrosedia in quasi costante pressing mentre l’Humus, con alcuni elementi gravati da una rilevante situazione di falli a carico, ha cercato di limitare gli avversari senza però ritrovare lo smalto delle prime battute di gioco (occorre sottolineare come in questa fase i padroni casa hanno beneficiato di un consistente bottino ottenuto dalla linea della carità – ben 8 sui 23 realizzati) ma rimanendo agganciata nel punteggio, la frazione si è chiusa sul 67-63. Nel corso dell’ultimo quarto Corno è riuscita mantenere un vantaggio variabile tra i 6 e i 9 punti, con 2’51” rimanenti sul cronometro (punteggio sul 82-75) la partita ha subito una pausa per la sostituzione della retina di un canestro che ha costretto in questo caso i liventini a spezzare un po’ la trama del proprio tentativo di rientrare (ciò non vuole essere una giustificazione della sconfitta ma è sicuramente vero che “quando il diavolo ci mette la coda….”), l’incontro da quel momento è scivolato sulle note del consolidamento dell’attivo da parte dei padroni di casa che andranno poi a chiudere sul 91-81 un incontro che, per i nostri colori, era alla vigilia decisamente proibitivo ma che ha comunque dimostrato che la squadra è vitale e tecnicamente in grado di giocarsela con tutti.
Ultima chiosa: come detto, Corno (squadra peraltro di caratura elevatissima) ha prodotto un forcing di grande intensità ma, in questo caso andrebbe onestamente affermato, che fattori indipendenti dal gioco hanno sicuramente influito sull’andamento dell’incontro e il riferimento esplicito è all’enorme differenza riscontrabile nel numero di tiri liberi ottenuti dai padroni di casa (28 di cui 20 a segno) contro i soli 12 (a canestro in 9 casi) tentati dai nostri portacolori, risulta quindi opportuna una riflessione sull’applicazione del “metro” di valutazione utilizzata dalla coppia arbitrale che ha – in un certo senso – stranamente premiato chi ha osato di più sul lato sul lato fisico. Se vogliamo quindi “azzardare” una chiave di lettura, lo scarto nel punteggio finale deriva in parte anche da queste considerazioni. Anche se, come già ricordato, la squadra sta vivendo un momento di vitalità particolarmente felice, ci teniamo a sottolineare la prova individuale di Andrea Gri (19 punti in soli 21 minuti giocati). Il prossimo importantissimo appuntamento è per venerdì 24 febbraio (ore 21.15) che vedrà scendere al PalaMicheletto la giovane formazione dell’Assigiffoni Cividale del Friuli, diretta concorrente per l’agognato sesto posto, invitiamo quindi tutti i nostri sostenitori ad essere presenti in gran numero.
Ufficio Stampa Humus Basket Sacile