Intervista con Eli Brooks

Eli Brooks è il primo dei due giocatori stranieri del roster biancorosso ad essere stato presentato in questa stagione. Reduce da oltre 76 minuti sul parquet di Las Vegas nell’ultima NBA Summer League, con la maglia degli Indiana Pacers, Eli si presenta a Trieste dopo una grande carriera nel College del Michigan. Obiettivi, aspettative e ambizioni nelle sue prime parole da giocatore della pallacanestro Trieste:

“Vengo da una lunga carriera prima in high school e poi al college. Lì si gioca un basket che posso definire già professionale, ad alto livello, con ritmi molto alti sia in attacco che in difesa. Hard hedges (uscita dal blocco del difensore che rallenta il portatore di palla), “drop” e “pistol” sono all’ordine del giorno e rendono il gioco molto veloce. Mi sono trovato a giocare in molte situazioni diverse, con allenatori con diverse filosofie, e questo credo sarà utilissimo per “tradurre” il mio modo di giocare per il campionato italiano. Già lo è stato nella mia crescita fino ad oggi.

Sono stato capitano agli Wolverines e come leader in quel contesto ho sempre voluto guidare con l’esempio prima che con le parole, prendendo le decisione giuste al momento giusto, essendo un buon compagno di squadra e facendo tutto quello che è necessario per portare a casa la vittoria. Nelle ultime due stagioni a Michigan ho sicuramente rafforzato anche il lato “vocale” della mia leadership. In questo è stato importantissimo coach Juwan Howard, il rapporto con lui mi ha fatto crescere molto.

Sono entusiasta di poter continuare il mio percorso professionale di crescita a Trieste, non vedo l’ora di iniziare la stagione. I primi contatti per vestire il biancorosso li ho avuto con coach Christian. In realtà da lui ho ricevuto diverso tempo fa la mia prima offerta in carriera per giocare in “Division 1” di NCAA. Alla fine il cerchio si è chiuso, e quando lui ha ricevuto l’incarico a Trieste mi ha subito contattato per propormi questa avventura, dicendomi che per me sarebbe stata una grande opportunità, ne sono convinto. Non vedo l’ora di immergermi nella vostra cultura, nel vostro cibo, di imparare la vostra lingua. Poter vedere tutte le città in cui andremo a giocare e immergermi in quell’atmosfera sarà fantastico. Ho visto i video di voi tifosi, ho sentito i vostri cori, i vostri tamburi, e ho ammirato le vostre bandiere sventolare, sarà magnifico.

La squadra che stiamo costruendo è speciale: ci sono un sacco di tiratori da tre punti, e al contempo diversi veterani, con i quali non vedo l’ora di confrontarmi, per condividere le nostre visioni del gioco e imparare da loro. Da parte mia porto alla squadra senza dubbio la capacità di fare le scelte giuste, anche sotto pressione, la mia capacità di fare canestro e di difendere forte sempre. Io gioco sempre al massimo, senza mollare mai, spero davvero possiate apprezzarlo nel corso di questa stagione”.

Uff. stampa Pall. Trieste