L’Humus Sacile ci mette più intensità e si porta a casa i due punti

La conclusione della 9° giornata della serie C ha visto l’Humus Sacile scendere sul parquet del Pala Benedetti di Udine ospite dell’UBC, una squadra che sta attraversando un momento difficile a causa di un rendimento forse al di sotto delle reali possibilità, ma che comunque rappresenta sempre un avversario di riguardo. L’importanza dell’incontro per i ragazzi del presidente Marletta era rappresentata soprattutto dalla necessità di dimostrare, prima di tutto a sé stessi, che la sconfitta di otto giorni prima non era stato, come definito da qualcuno, il fallimento dell’esame di maturità ma bensì una sconfitta definibile, utilizzando una citazione storica e sperando di non trascendere nella blasfemia, in cui: “mancò la fortuna non il valore”.

Ansiosi quindi di riscattare la bruciante sconfitta per mano della capolista Cordenons, i giocatori di coach Pennazzato sono scesi in campo con grandissima determinazione e fin dai primi minuti hanno severamente impegnato la formazione udinese che – sotto i colpi di Bertola, Colamarino, Reams, Gri, Freschi e Dal Bello (6 le triple in questo quarto) – oltre a subire la buona predisposizione offensiva sacilese ha anche sofferto notevoli problemi difensivi, chiudendo la frazione con un stordente 11-29.

Molto più equilibrata la seconda frazione di gioco in cui gli udinesi, sostenuti anche dalla convincente prestazione di Jean Claude Paradiso (autore in questo quarto di 12 dei suoi complessivi 17 punti), hanno concluso con il parziale di 23-23 e fissato il risultato sul 34-52 (tra il quarto e il sesto minuto il gap aveva raggiunto anche il divario di venti lunghezze).

All’inizio del terzo quarto i padroni di casa, che sembravano essere usciti dallo spogliatoio positivamente rinfrancati dopo l’intervallo lungo, con un break di 6-0 iniziale riuscivano a ricucire fino alle 12 lunghezze (42-54) per poi subire il contro break sacilese di 0-8 (44-65) e infine chiudere con un nuovo break di 6-0 riportandosi sotto di 15 lunghezze sulla sirena (54-67).

L’ultima parte dell’incontro ha evidenziato un livello di sostanziale equilibrio fino al 4° minuto quando l’Humus con un ennesimo colpo da knock-out (break di 0-14 propiziato soprattutto da un Andrea Gri ispiratissimo in regia con 4 assist) è riuscito a dilatare il proprio vantaggio (63-92) fino alla sirena che ha sancito il risultato, in verità un po’ impietoso, di 65-96; risultato assolutamente eclatante nel divario ma frutto della maggiore intensità e continuità messa in campo dai bluarancio.

Una citazione per i singoli è doverosa: Aaron Reams, superbo protagonista, è stato autore di 25 punti (5/8 da due, 5/7 da tre), raccolto 6 rimbalzi, autore di 4 assist e 2 stoppate (30 di valutazione); Andrea Gri, sebbene per lungo tempo seduto in panchina, ha incamerato 17 punti (oltre a 6 rimbalzi e 4 assist); Giulio Colamarino, solito dispensatore di basket d’autore, si è segnalato con 16 punti e ben 8 assist; Nicola Dal Bello e Stefano Bertola (11 punti per entrambi), solidissimi in difesa e preziosissimi recuperatori di palloni; Filippo Lizzani, al rientro dopo un dolorosa frattura ad un dito della mano, ha marcato ben 8 punti in soli 9 minuti di utilizzo con un eccellente 100% dal campo; Alessio Freschi, diligente e prezioso cambio in cabina di regia che ha contribuito con 7 punti; vanno ricordati anche i giovani Leo Vianello, Giovanni Masutti e Matteo Pivetta che, nonostante l’iscrizione a referto di un solo punto, hanno consentito con i loro concreti minutaggi di consentire al coach le migliori rotazioni.

In attesa di conoscere la data di recupero della partita di Cividale rinviata il 3 novembre scorso, sabato 2 dicembre al PalaMicheletto scenderà il Kontovel Trieste, formazione neopromossa ma che ha già raccolto lusinghieri risultati in questo campionato (3 vittorie).

Ufficio Stampa Humus Basket Sacile