Per la Horm la trasferta ad Oderzo è un’opportunità di riscatto

C’è poca voglia di parlare e molta di tornare in campo per recuperare lo spirito e la convinzione che ha caratterizzato il nostro modo di affrontare le partite nella prima fase del torneo.

Oderzo può essere una buona opportunità per metterci alle spalle quest’ultimo periodo sfortunato. Detto questo, non sarà una passeggiata di salute come, certo, non lo sarà per loro.

Gli opitergini, sin qui, hanno palesato prestazioni qualitativamente diverse nelle partite disputate in casa rispetto a quelle in trasferta. Il record casalingo, infatti, è di 5V e 1P mentre quello in trasferta è di 1V e 5P. L’unica sconfitta in casa è stata ad opera dei ragazzi della BluOrobica che hanno compiuto una incredibile rimonta nell’ultimo quarto, perso dagli opitergini malamente 6-25. L’ultima delle cinque vittime, invece, è stata l’altra bergamasca, sconfitta un paio di settimane fa con il punteggio di 82-80.

Le principali bocche da fuoco le conosciamo bene: la guardia Dal Pos, con 16.1 punti di media a gara (quarto assoluto) e Ambrosino, il lungo atipico che sta realizzando quasi 14 punti a partita. Buono il fatturato anche dell’altro lungo, D’Andrea (7.4) e quello di Mosocco 8.4.

Ambrosino, arrivato in Italia lo scorso anno, si sta confermando su ottimi livelli, lo dimostra anche il suo 16.3 di valutazione media a partita (ottavo assoluto nel torneo).

In regia occhio a Galipò che, con la sua rapidità, è in grado di imprimere dei ritmi di gara molto elevati e che ben si combinano con le caratteristiche da gioco in controllo dell’altro play, Artuso.

Il vero punto di forza di questa squadra, tuttavia, sta nel riuscire a garantire rotazioni su 11 giocatori:
Razzi, Alberti, Nardin, Falqueto e Marin, infatti, sono in grado di garantire rotazioni di alto livello per la categoria.

Alla fine, lo sappiamo, la cosa più importante sarà che Pordenone sia capace di mettere in campo una prestazione da…Pordenone.

Uff. stampa SBP