L’attesa è terminata e con il tradizionale Basket Day del girone di ritorno è scoccato (finalmente) il riavvio della stagione agonistica; per l’Humus una porzione di timore reverenziale era palpabile per una serie di motivi, infatti, la ripresa dopo un periodo così lungo di inattività competitiva, peraltro in casa di una delle formazioni che si stava maggiormente distinguendo qualitativamente nel periodo ante natalizio, avrebbe potuto ingenerare alcune trepidazioni attitudinali; in aggiunta a ciò andavano aggiunte anche le difficoltà incontrate da taluni elementi nel garantire assiduità agli allenamenti.
Considerato che, i sandanielesi sono scesi sul parquet amico al meglio del proprio roster così come l’Humus ha potuto finalmente esibire l’atteso rientro di Niko Scodeller dopo l’infortunio patito nella stagione estiva, la partita è stata (da noi) vista così:
I padroni di casa hanno fin da subito cercato di intimorire gli avversari con un inizio di incontro, all’insegna dei fuochi d’artificio verosimilmente conservati dal Capodanno per questa occasione, con proiezioni balistiche di eccezionale precisione e frequenza andando a chiudere il primo quarto sul 29-20, frutto anche di ben sette triple (in cui si è posto in evidenza un ispiratissimo Pierfrancesco Fornasiero, autore nella frazione di 13 punti con tre centri da oltre l’arco); la seconda frazione è dapprima apparsa quale un sistematico proseguimento della condotta di gioco fino a quel momento tenuta e quindi la Libertas è così riuscita a scavare un solco apparentemente incolmabile portandosi sul 37-20 (facendo ancora leva sulle ispiratissime capacità di tiro dei propri migliori giocatori e, in particolare, di Federico Bellina e Riccardo Spangaro), da quel momento però per i sacilesi è scoccata la scintilla della rivalsa e, pazientemente, con in campo la propria migliore formazione ha cominciato a giocare attaccando maggiormente il ferro da ciò ricavandone una consistente serie di falli e ben sei conclusioni consecutive dalla linea della carità, in tale occasione si è issato a guida della sua squadra Giulio Colamarino, con la sua ormai leggendaria olimpica determinazione, andando a ricucire lo svantaggio fino al 45-39 dell’intervallo lungo.
Coach Pennazzato, dall’inizio del terzo quarto, ha avuto il merito di riuscire ad ottenere dai propri uomini una maggiore accortezza difensiva, con il concomitante scadimento delle percentuali di tiro dei locali, e una ritrovata incisività offensiva grazie anche alla decisiva spinta di Aaron Reams (12 punti nella frazione) e alle due conclusioni consecutive di capitan Dal Bello da distanze siderali che sono andate a ribaltare il risultato, chiudendo il quarto sul 55-65 (parziale di 10-26) e – di fatto – l’incontro; l’ultima frazione ha invece mostrato l’ancora non perfettamente ristabilita condizione atletica di entrambe le squadre e se, per i padroni di casa, un inesauribile Bellina ha cercato di mantenere la linea di galleggiamento (7 punti sui 12 realizzati dall’intera squadra nella frazione), sull’altro lato la premiata ditta “Colamarino-Gri-Reams” ha portato in dote i 13 punti che hanno consentito di fissare il risultato definitivo sul 67-78.
Oltre al plauso generale per la conferma del terzo posto in classifica (con un incoraggiante bilancio di 8v e 3s), vogliamo soffermarci su alcuni singoli: per Giulio Colamarino sono sufficienti tre cifre (24 punti, 8 assist e 34 di valutazione); per Aaron Reams, oltre ai 21 punti a referto, rimangono negli occhi le due potentissime schiacciate e la stoppata ad altezze improponibili ai danni di un giocatore sandanielese, che ha contribuito letteralmente a “gelare” l’intero parterre; Andrea Gri, che una volta tanto non è il top scorer, a cui coach Sgoifo ha riservato un trattamento di rigore cercando di ingabbiarlo in una tenacissima morsa difensiva ma che ha prodotto per la guardia in bluarancio ben 6 falli subiti; Niko Scodeller che, al rientro dopo la lunghissima convalescenza, ha prodotto un incontro di grande diligenza e applicazione. Spiace non poterli citare tutti ma l’incontro è riassumibile in una esaltazione del gruppo nella brevissima frase che al termine dell’incontro ci ha voluto regalare coach Pennazzato: “Siamo stati eroici!”.
Ufficio Stampa Humus Basket Sacile