Trieste rimonta ma non evita l’umiliazione: Cividale vince 81-66

Trieste è semplicemente "specchio" del suo coach.

L’infortunio di Reyes, il nuovo innesto Lamb (per Cividale, naturalmente), e la grandissima delusione del derby perso contro Udine: Trieste “resta” in terra friulana per una gara complessa, soprattutto per l’assenza del portoricano. La Gesteco di coach Pillastrini sta vivendo un momento d’oro e potrebbe facilmente sgambettare una compagine ferita e orfana del suo miglior giocatore.

I QUARTO

Subito avanti i padroni di casa sul 6-3 grazie ad una sentita presenza sotto le plance: Cividale insiste giustamente sui post basso di Miani, marcato con difficoltà da Ferrero, oggi in quintetto. Per i giuliani si mette in luce Brooks, molto attivo con le penetrazioni, ma rimbalzi e palle vaganti sono tutte appannaggio degli uomini di Pillastrini. I celebri cambi repentini di coach Christian non sortiscono l’effetto voluto, Ruzzier si “congela” in panchina e Filloy esordisce con un’inutile tripla fuori equilibrio; Candussi, ahimè, non è da meno e continua a giocare troppo lontano dal ferro: dall’altra parte i friuliani mettono in moto anche Lamb e Marangon, chiudendo convintamente avanti di dodici lunghezze la prima frazione (25-13).

II QUARTO

La squadra è specchio del suo allenatore e questo spaesamento cestistico causa un crollo pericoloso, quando la Gesteco sale sopra di 13 (29-16): gli ospiti perdono palloni su palloni, Redivo confeziona già 5 assist e Christian si “dimentica” Brooks (forse il meno peggio fra i suoi) in panchina per svariati minuti. L’argentino in maglia gialloblu segna da dieci metri, il pick and roll Rota-Miani funziona alla perfezione e quando Vildera sbaglia da solo in contropiede Cividale raggiunge il +19 (39-20). Già dopo una quindicina di minuti, dunque, Trieste subisce un tracollo pesantissimo, che perdura fino alla sirena, che stoppa il punteggio sul 46-24 in favore dell’UEB.

III QUARTO

La “soluzione” tattica triestina è ancora quella di provare a tirare il più possibile da tre punti, ma anche un neofita ne indovinerebbe la fallacia: i contropiede di Redivo illuminano il +25 (54-29). Ruzzier commette il suo terzo ma ogni membro dei vari quintetti è incapace di far valere le proprie qualità, con l’aggiunta di una rovinosa deficienza in termini di aggressività difensiva; biancorossi sotto di venti. Filloy segna un’altra terza tripla ma pare piovere sul bagnato perché “Ruzz” è costretto ad uscire dal campo per una scavigliata. Nonostante tutto questo, Trieste riesce a concretizzare un parziale di 21-12 ed il finale di frazione permette una mini rimonta sino al -15 (61-46).

IV QUARTO

Redivo capisce il momento sia delicato e spacca la difesa giuliana con un bell’arcobaleno, Brooks risponde con buone intuizioni difensive, Filloy gioca d’esperienza ed infila il -12 (63-51). Lamb chiede la palla per qualche isolation, Miani vince il mismatch con Deangeli, Campogrande si danna l’anima in marcatura ma Vildera pare fare di tutto per far imbestialire il suo coach con un fallo evitabile su Dell’Agnello: nondimeno, Brooks segna la bomba del -12. Entrambe le formazioni hanno problemi di falli, ma se intelligentemente Redivo e Miani cercano soluzioni vicine al ferro, Brooks e soci si affidano con troppa sicumera al tiro dalla lunga: 70-60 per la Gesteco a 2.34 dal termine. Una tripla di Dell’Agnello e un eccellente Redivo chiudono il match anticipatamente, vanificando il flebile tentativo dei triestini di provare il miracolo.

UEB Gesteco Cividale vs Pall. Trieste 2004 81 – 66

Trieste: Filloy 15, Candussi 6, Deangeli 5, Brooks 17, Ruzzier 2, Ferrero 3, Vildera 11, Campogrande 7, Camporeale, Rolli, Bossi, Obljubech. All. Christian

Cividale: Dell’Agnello 14, Lamb 13, Mastellari 5, Redivo 12, Miani 12, Marangon 7, Berti 6, Begni, Isotta, Furin, Rota 8, Campani 4. All. Pillastrini

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