Squadra inguardabile, coach incommentabile: Forlì stravince 92 – 64

Non c'è aspetto del gioco di Trieste che si salvi: l'espulsione di Christian è simbolo eloquente della situazione attuale.

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L’ultima gara prima della fatidica fase “ad orologio” vede Trieste opposta a Forlì, in uno scontro fra due formazioni che hanno dall’inizio sperato di poter ambire al salto di categoria. Oggi Ruzzier sarà regolarmente in campo ma le tre recenti sconfitte hanno minato le fondamenta della squadra di coach Christian.

I QUARTO

La presenza di Ruzzier in campo si sente, ma anche se la palla viene smistata con grande rapidità l’attacco giuliano è ancora ingolfato: Forlì avanti 7-4 in virtù di qualche bel canestro di Johnson. Come nelle precedenti sfide l’ingresso di Vildera è un fattore, sia in termini di assist che di punti e rimbalzi; nonostante l’impatto del “boscaiolo” (che compensa degli erroracci di Candussi da distanza ravvicinata), l’Unieuro riprende in mano l’inerzia mettendo in ritmo il neo-entrato Cinciarini: 16-13 in favore degli uomini di Martino. Il gioco di entrambi i quintetti converge sui due leader sul parquet, ossia Vildera (11 già per lui) e il veterano Cinciarini, ma i forlivesi ne hanno di più e chiudono avanti 25-18 (dopo un parziale di 9-2).

II QUARTO

Sfortunatamente l’assenza di una logica offensiva è un handicap non da poco per i triestini, che – al massimo – trovano qualche canestro, invece di costruirlo; Vildera, da solo, ne mette già 15, quasi tutti recuperati dalla cosiddetta “spazzatura” della partita. L’Unieuro, da par suo, non brilla e pare aver smarrito la garra dei primi minuti: 30-25 per i padroni di casa sul tabellone. La difesa dei marcatori giuliani su Valentini e Allen è deficiente e dal -2 gli ospiti crollano a -10 sul 28-38. Forlì non deve fare grande fatica per contenere gli attacchi avversari, in quanto troppo prevedibili, e può ruotare gli uomini con efficacia: dopo venti minuti di contesa l’Unieuro comanda agevolmente sul 46-34.

III QUARTO

Proviamo a riepilogare: la difesa è “piantata”, l’agonismo è ai minimi storici, le medie sono preoccupanti, le palle perse salgono a 8, il “gioco” non e-sis-te; quando l’Unieuro sale sul 52-34 coach Christian chiama timeout. Ruzzier si becca pure un tecnico, Ferrero aggiunge un altro evitabile fallo di frustrazione e Johnson può incidere il +23 (59-36). In questa melma cestistica si salva solo Vildera, autore di 19 punti e l’unico a non commettere molti errori veniali, come accade a qualche suo compagno (teoricamente, giocatori d’esperienza). Come se non bastasse, Christian perde le staffe, mette piede in campo con fare giudicato troppo minaccioso e viene espulso: senza il suo head coach, gli ospiti rialzano la testa e ricuciono il punteggio tornando a -14 (64-50).

IV QUARTO

La squadra, guidata da Nanni, è nervosa e il non più giovane Pascolo riesce ad avere il tempo di anticipare un lento lob di Brooks per Candussi: Forlì a +17 (69-52). Trieste è da troppe partite senza energie, senza quel mezzo passo in più per aiutare nei flottaggi o per penetrare con convinzione: peccato – in queste gare – vedere Johnson aizzare gli animi di tutti a causa dell’uso scomposto del gomito (poco professionale il tutto). Il “ventello” si materializza con naturalezza e anche Vildera (top scorer con 19 firme) spende un fallo di reazione e rischia per più volte di essere cacciato dal match. Il garbage time permette ai tifosi forlivesi di festeggiare una prestazione convincente, anche se i giuliani non hanno lottato come ci si sarebbe aspettato facessero.

Unieuro Forlì vs Pall. Ts 2004 92 – 64

Trieste: Ruzzier 4, Filloy 6, Deangeli 2, Brooks 20, Candussi 4, Rolli, Campogrande 7, Bossi, Vildera 19, Ferrero, Obljubech. All. Christian

Forlì: Allen 20, Valentini 3, Pollone 6, Johnson 19, Zilli 4, Zilio, Munari, Pascolo 5, Tassone, Zampini 18, Cinciarini 17, Radonjic. All. Martino

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