La Horm SBP vince un derby fondamentale per continuare a sognare l’impresa di entrare nelle prime 4 che avranno accesso alla fase gold ad una sola giornata dalla fine della prima fase del campionato. Fondamentale perché una sconfitta avrebbe compromesso notevolmente le possibilità di accesso nel blocco delle prime 4. In questo momento l’unica formazione certa di accedere alla fase gold è Bergamo 14 che è prima; in lizza per i restanti tre posti, ben quattro squadre: Pordenone, Gardone, Oderzo e Montebelluna. Di positivo il fatto che molto rimane nelle mani dei nostri ragazzi che con una vittoria ad Iseo non dovranno rimanere in attesa dei risultati dagli altri campi.
Al di là di alcune individualità che hanno lasciato il segno nella partita, registriamo che il lavoro corale e la ritrovata difesa del Sistema sono risultati essere fattori determinanti.
Ad inizio gara coach Milli ha mandato in campo un quintetto più alto del solito, inserendo Mandic e Mozzi insieme da subito e i 190 centimetri di Varuzza per arginare Sanad e a dar man forte a Venuto nel ruolo di guardia e nella posizione di tre il sempre affidabile Cagnoni.
L’inserimento del mago in quintetto con licenza di colpire ha dato i suoi frutti: pronti via la Falconstar ha gioca il primo pallone con Sanad ben contrastato sotto al tabellone e Matteo Varuzza si è fatto trovare pronto nel portare a casa i primi due punti con una percussione in area. Dopo la risposta di Antonutti è stato ancora Varuzza a colpire, questa volta con un tiro da oltre la linea dei 3 punti. Di seguito un fallo di Mozzi ha mandato Antonutti in lunetta: il lungo udinese ha fatto 1/2 sbagliando una delle rare conclusioni nel torneo dalla linea della carità e certamente l’unica della partita. Che potesse essere un presagio o un dettaglio decisivo lo si sarebbe scoperto solo alla fine.
Tutto stava cominciando a girare per il meglio, Mozzi firmava l’allungo del 7-2, Varuzza restituiva con la seconda tripla la fiducia accordatagli dal coach e ancora Mozzi, dopo un lancio potente quanto preciso da un’area all’altra di Mandic, andava a firmare il 12-3 che ha costringeva coach Fazzi al primo timeout. Gli ospiti sono usciti dal minuto di sospensione con una tripla di Segatto (12-6) a cui ha risposto il solito Varuzza (14-6) con uno slalom in area tra le canotte rosse dei giganti cantierini. I primi dieci minuti stavano per andare in archivio con una prova quasi perfetta dei nostri ragazzi quando una palla persa con successivo fallo antisportivo ha consentito a Monfalcone di respirare e ricucire il punteggio fino a chiudere il quarto sul 16-12.
Nella seconda frazione i nostri ragazzi hanno continuato a profondere un basket carico di energia. In apertura è stato Cardazzo a realizzare due punti arrampicandosi sul ferro, ma il primo vantagio in doppia cifra è stato conseguito grazie a una tripla in uscita dai blocchi di Marco Cagnoni e a una successiva, ma con piedi a terra, di Cardazzo (24-14). In questa prima fase di gioco la squadra stava girando talmente bene, che poteva accontentarsi di avere i primi punti di Mandic dalla lunetta dopo 14 minuti di gioco. E’ stato lo stesso Mandic, con due tiri dalla media distanza, di lato al canestro e sopra le lunghe leve di Rezzano a respingere i tentativi di recupero degli ospiti (30-19), prima dello show di Venaruzzo che prima ha sparato una tripla e poi è andato a canestro dopo una palla rubata valsa il 35-21 che ha costretto Fazzi al secondo timeout. Come dal precedente minuto di sospensione gli ospiti sono usciti con una tripla, questa volta a opera di Tossut e, come in precedenza, c’è stata l’immediata risposta biancorossa, questa volta con una bomba ad alto quoziente di difficoltà di un Venaruzzo on-fire. Altri due gesti degni di cronaca sono stati prima il rientro difensivo di Mozzi a deviare una palla pericolosa sotto il nostro canestro e successivamente un assist di Venaruzzo che ha mandato al bar tutta la difesa mentre Mozzi poteva appoggiare due punti facili in sottomano (40-24).
Il terzo periodo si è aperto con qualche segnale preoccupante valso un repentino parziale di 0-7 frutto di una tripla di Barel e quattro punti di Antonutti. Per invertire la tendenza è salito in cattedra ancora una volta Varuzza che con due punti e un assist per Mozzi ci ha riportato avanti con un vantaggio in doppia cifra (46-35), aggiustato a 47-35 da un tiro libero di capitan Venuto. Nel finale di periodo siamo riusciti a mantenere le distanze di 12 punti ma, come nella prima frazione, abbiamo sporcato una buona prova con una palla persa che, anziché esser gestita per un ultimo tiro, si è trasformata nel meno 10 (55-45) è con una dose di fiducia in più nelle teste dei nostri avversari.
Il quarto e ultimo periodo, pur aprendosi con un bel canestro di Farina su assist di Mandic, si è via via trasformato in una via crucis, con una sequela di errori dettati, forse dal precedente sforzo profuso. La Falconstar strette le maglie difensive è riuscita a ritrovare un Sanad concreto, che fino a quel momento non aveva inciso sulla gara, e un canestro un po’ fortunoso di Tossut (61-56) dopo un rimbalzo sul ferro. La Falconstar cominciava a credere nell’impresa e, se la tripla di Antonutti per il meno due è stata sputata dal ferro, quella di Rezzano ha trovato il fondo della retina (61-59). A Milli non è rimasto altro da fare che chiamare il minuto di sospensione, ma al rientro in campo, mentre la tripla di Cagnoni si è fermata sul ferro, il tiro di Antonutti, a 3’40” dal termine, ha siglato il pareggio a quota 61. Nel momento di massima difficoltà, Cagnoni ha dimostrato di non essere un impavido e, dopo la tripla fallita in precedenza, se n’è presa una seconda su assistenza di Venuto che ha portato nuovamente avanti Pordenone sul 64-61, quando mancavano ancora 3’30”. Il resto del tempo, fino alla sirena finale, è stato un susseguirsi di errori e brividi per i tifosi: gli unici due punti sono stati realizzati da Romanin a 1’50” dal termine per il 64-63 finale. Il finale, come detto è stato da brividi. Dopo una tripla non a segno di Romanin, Pordenone ha avuto la possibilità di tenere il possesso fino alla fine: ci sarebbe stato un solo secondo a disposizione di Monfalcone per gestire l’ultimo attacco. Gli ospiti sono quindi ricorsi al fallo sistematico e a 8 secondi dal termine un fallo su Mozzi lo ha portato a tirare 2 tiri liberi. Lo 0/2 ha regalato tempo e un tiro ai nostri avversari. Mozzi, sfruttando il fatto che non eravamo ancora in bonus ha fermato la transizione cantierina e il tempo a 4 secondi dalla sirena. Dalla rimessa la palla è stata servita nelle mani esperte di Antonutti che, grazie ad una gran difesa di Cardazzo, ha fatto partire un tiro dalla distanza che si è fermato sul ferro e fatto tirare un sospiro di sollievo ai tifosi pordenonesi che non hanno davvero mai fatto mancare il loro supporto nella vittoria di questo avvincente derby. Ora un meritato giorno di riposo per tutti i ragazzi per affrontare da martedi la settimana forse più delicata dell’intera stagione.
Foto Elena Barbaro
HORM SBP vs Falconstar Monfalcone 64-63 (16-12, 40-26, 55-45)
Horm SBP – Farina 4, Michelin, Mattesco ne, Cardazzo 7, Cagnoni 6, Venaruzzo 9, Tonut 2, Mandic 12, Venuto 1, Varuzza 15, Mozzi 8, Biasutti ne. All. M. Milli, Vice all. R. Puntin, Assistente L. Tonus, prep. atletico F. Zava.
TL 5/9 – 2PT 19-34 – 3PT 7/22 – Rimbalzi 33 (4-29), Assist 13, palle perse 14, palle recuperate 7
Monfalcone – Maiola 1, Natali ne, Rezzano 9, Antonutti 22, Bassi ne, Tossut 9, Gattolini ne, Romanin 7, Skerbec 2, Barel Brenno 3, Segatto 3, Sanad 7
TL 13/19 – 2PT 16/38 – 3PT 6/30 – Rimbaalzi 38 (12-26), Assist (7), palle perse 12, palle recuperate 11
Arbitri: Ricacrdo Giudici di Bergamo e Matteo Rossini di Manerbio (BS)
Uff. stampa SBP