Trieste vince “due volte” gara 1: espugnata Cantù per 72-65!

Trieste interpreta a dovere il primo tempo, imponendo con personalità il proprio gioco; la terza frazione inverte l'inerzia ma Cantù spende "troppo", crollando poi nei minuti che contano.

Dopo un’ascesa impervia quanto un’odissea cestistica, Trieste si contende con Cantù l’ultimo “gradino” verso la massima serie che – a dire il vero – entrambe meriterebbero a priori, per storia e tradizione. La squadra di Cagnardi sarà supportata dal caldo tifo dei 6087 presenti (tranne gli irriducibili supporter della curva nord giuliana, ovviamente), ma guai a sottovalutare gli ospiti, vero underdog di questi playoff. Molteplici le chiavi di lettura possibili: il contenimento di Hickey, il gioco lontano da canestro di Candussi e Reyes, la regia di Ruzzier, la gestione delle rotazioni. Poi, l’imprevedibile, l’inaspettato, il talento dei singoli.

I QUARTORuzzier, il Leader

Bucarelli e Nikolic replicano ad una buona partenza dei biancorossi, Hickey si incolla a Brooks, Ruzzier vola al ferro e l’equilibrio regna sovrano (7-7); la difesa canturina comincia a lasciare qualche metro di troppo ai lunghi ospiti e nel giro di poche offensive Trieste allunga sul +6 (13-7). Ruzzier è il mattatore di questo primo quarto e meravigliosi sono i suoi assist per i compagni: dentro Menalo e Filloy per Candussi e Reyes. Baldi Rossi, passeggiando con esperienza, tiene vive le speranze canturine, Nikolic sale ai piani alti con la sua seconda schiacciata e l’Acqua S. Bernardo si rifà sotto sul -2 (15-17); Cagnardi sta creando una gabbia efficacissima su Brooks ma Ruzzier compensa salendo a 9 firme personali e ospiti avanti di 8 grazie ad un triplone di Candussi (23-15). Ottima ed invisibile prima frazione del giovane Menalo, utilissimo in fase difensiva e autore di quattro punti: i primi dieci giri di orologio terminano sul 25-15 in favore di Trieste.

II QUARTOLa solidità di Candussi

Hickey si ridesta con due bombe ma Candussi replica con aggressività e il pubblico si scalda su qualche decisione arbitrale; nell’altra metà campo, però, Filloy si scava mezzo metro e realizza da tre, Candussi continua ad infilare canestri di rabbia e Cagnardi deve ricorrere al timeout sul -11 (32-21 per i biancorossi). I cambi di Christian? Finora, per-fet-ti. Baldi Rossi si fa comminare il terzo fallo su un’entrata di Vildera, Deangeli si immola su Burns e i lombardi giocano con evidente tensione. Reyes decide che è il momento di regalare due perle in fila, Vildera concretizza qualche buon lay up e una splendida Trieste veleggia sul +17 (41-24). Bucarelli è il faro dell’Acqua S. Bernardo e Bossi – saggiamente – concorda col coach un timeout per arrestare la reazione canturina: al ritorno sul parquet Young infila un’importante bomba, Hickey ricuce dalla lunetta e l’attacco triestino pare ingolfato, per la prima volta dall’inizio del match. Dopo venti, intensissimi, minuti (e una tabellata di Ferrero) Trieste guida la contesa sul +14 (46-32).

III QUARTOLa rimonta canturina

I biancorossi sprecano i primi attacchi e…parimenti fanno i padroni di casa: poco dopo Candussi spende il terzo fallo e deve tornare a riposo, mentre Young accorcia torna a -11 (35-46) e Christian sceglie di volerci parlare sopra. Prevedibilmente dunque, l’Acqua S. Bernardo profitta del tracollo offensivo ospite e la partita è riaperta dallo schiaccione di Nikolic: Trieste comunque avanti 46-41. Entrambe le formazioni paiono subire la stanchezza e questa fase della gara può rivelarsi decisiva. Filloy veste i panni del play ma non c’è più la fluidità dei primi due quarti, Moraschini insacca il -4 e tutto il pubblico è rinvigorito nell’animo: il quintetto alabardato, stavolta, non è adeguato per resistere alle sortite lombarde (solo 5 i punti segnati). Pur ben marcato, Hickey spara la tripla del vantaggio (52-51) ma una contro-reazione di Filloy e Brooks riportano avanti Trieste sul 55-52.

IV QUARTOFilloy: el matador!

Timida, troppo timida la formazione giuliana e la mollezza in difesa sospinge Cantù verso il pareggio (58-58); Candussi esce per il quarto fallo ma non aveva convinto in questi primi frangenti, l’Acqua S. Bernardo patisce il dispendio di energie del terzo quarto (svariate le palle perse): Cagnardi chiama timeout sul +2 giuliano (60-58). Nei momenti difficili – quest’oggi – Ariel Filloy ha mostrato i proverbiali attributi e lo stesso sta facendo in questi minuti centrali: il rimbalzo e la successiva tripla sono il miglior boost per il morale di squadra. Reyes, in post basso, incide il +8 (66-58). Young mette la tripla, Reyes gli risponde ai liberi (19 punti) e a meno di tre minuti dal termine Brooks segna il +9 (70-61); Cantù si sta affidando soltanto al tiro dalla lunga (9/40) e a Ruzzier il compito di raffreddare questi ultimi, esiziali, possessi: Moraschini e Bucarelli costruiscono, in un modo o nell’altro, il -5 con 28 secondi dalla sirena; Ruzzier è glaciale dalla lunetta, Trieste torna a +7, Bucarelli sbaglia l’ennesimo tentativo dall’arco e oramai il cronometro condanna l’Acqua S. Bernardo allo 0-1 nella serie. Un plauso alla prestazione so-li-dis-si-ma della formazione di Coach Christian!

Acqua S. Bernardo Cantù vs Pall. Trieste 65 – 72

Cantù: Hickey 16, Nikolic 11, Burns 3, Baldi Rossi 8, Young 11, Moraschini 4, Bucarelli 12, Tosetti, Tarallo, Del Cadia, Berdini, Cesan. All. Cagnardi

Trieste: Brooks 7, Ruzzier 11, Reyes 19, Vildera 10, Candussi 7, Camporeale, Menalo 4, Bossi, Ferrero 3, Vildera, Filloy 11, Deangeli. All. Christian

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