TRIESTE, CORSI E RICORSI… – Trieste si affaccia a G3 nella stessa situazione dei precedenti turni playoff: avanti 2-0 dopo aver vinto le prime due gare in trasferta. Sia con Torino nei quarti, che con Forlì in semifinale, gli uomini di coach Christian riuscirono a chiudere il conto già in G3, la prima della serie disputata al PalaTrieste. In stagione i giuliani hanno un record di 14 vinte e 4 perse in casa; Cantù nei playoff ha 2 vittorie e 2 sconfitte in trasferta (in stagione il totale esterno è di 13-7). Quella di lunedì sera sarà la prima gara stagionale tra le due squadre nell’impianto triestino, già esaurito da giorni.
REYES E RUZZIER, UNA FINALE DA LEADER – Dopo aver saltato la vittoriosa G3 di semifinale contro Forlì, Justin Reyes ha affrontato la finale da assoluto protagonista, con 25.5 punti e 6 rimbalzi di media nelle prime due sfide; i 32 punti di gara 2 sono il record stagionale per l’ala portoricana classe ’95, che con i 12 punti realizzati nel quarto periodo ha fatto segnare il definitivo allungo per Trieste. Da segnalare anche i grandi playoff di Michele Ruzzier: 7 gare su 8 in doppia cifra per punti segnati e con almeno 5 assist distribuiti, con un rendimento cresciuto di livello (13.5 punti e 6.4 assist nei playoff, rispetto ai 10.1 punti e 5.1 assist della stagione regolare). Anche nelle due gare di Desio il regista classe ’93, triestino di nascita, si è confermato ad alto livello (11 punti e 6 assist in G1, 10 punti e 5 assist in G2).
CANTÙ, DA MIGLIORARE APPROCCI E TIRO DA 3 – In entrambe le gare disputate a Desio l’Acqua S.Bernardo ha avuto un inizio non positivo, dovendo subito fronteggiare un distacco in doppia cifra in entrambe le gare a fine primo quarto (12-24 in G1, 15-25 in G2), condannandosi a rimonte non concretizzate nel finale. La squadra di coach Cagnardi ha inoltre dovuto fare i conti con un abbassamento nelle percentuali da 3 punti, specie in G1 (9/40, 23%), con un 26% complessivo nelle prime due gare. Cantù era arrivata alla finale tirando con il 37% da oltre l’arco nei playoff. Da segnalare anche la distribuzione nei tiri della squadra biancoazzurra, che nelle due sfide del Pala FitLine ha tentato il 53% delle proprie conclusioni da 3 punti.
NESSUNO DA 0-2 A 3-2 – Nella storia LNP (dal 2013/2014) nessuna squadra ha vinto una serie rimontando dallo 0-2. Proprio Cantù fu protagonista di una rimonta nel 2022: 0-2 a Scafati, parità dopo i due episodi a Desio, quindi il 3-2 per Scafati nel 73-60 di G5. In precedenza, nel 2016 fu la Fortitudo Bologna a provarci, pareggiando al PalaDozza lo 0-2 con cui si era presentata a G3 contro la Brescia di Andrea Diana. Poi fu sconfitta 83-59 in G5. In 5 occasioni su 8 (62.5% dei casi) il 2-0 iniziale ha visto la serie chiudersi 3-0.
DOPO 9 ANNI PREVALGONO I 3-0 – Nelle 12 serie di finale già disputate dal 2014, nel 42% dei casi la serie si è chiusa sul 3-0; nel 39% è stata necessaria G5; nel 25% la serie ha richiesto 4 gare. Restringendo l’analisi alle 3 stagioni con il doppio tabellone (dal 2012) quindi con il format odierno: 6 finali, qui rappresentano la maggioranza con 3 quelle concluse 3-1 (50%), 2 sul 3-2 (33%), ed un solo 3-0 (17%): quello dello scorso anno della Vanoli Cremona su Forlì. Il quarto atto tra Fortitudo Bologna e Trapani alza la percentuale delle serie che non hanno prodotto lo “sweep”.
A cura dell’Area Comunicazione
di Lega Nazionale Pallacanestro