Dopo la grande festa per il ritorno in Serie A, impreziosita dalla vittoria sull’Olimpia Milano di Coach Messina, è ora di andare in trasferta a Napoli, l’unica altra squadra capace di vincere un titolo – la Coppa Italia – nell’anno solare. La squadra partenopea è sempre affidata alle sapienti mani di Coach Milicic, ma il roster a sua disposizione è cambiato rispetto alla scorsa stagione: un esempio? Markel Brown è ora vestito di biancorosso ed entrerà al PalaBarbuto da avversario.
Napoli ha disputato una buona partita nella sfida di Supercoppa Frecciarossa contro la Virtus Bologna, venendo sì sconfitta ma riuscendo a restare in partita fino in fondo nonostante avesse accumulato uno svantaggio di oltre venti punti. Nell’occasione aveva brillato particolarmente il reparto guardie, che invece non si è ripetuto all’esordio in campionato contro Pistoia: la partenza forte dei padroni di casa ha stordito i ragazzi di Milicic, che hanno lottato e si sono riportati più volte sotto, ma non hanno avuto la continuità necessaria nell’arco della partita per riuscire nel sorpasso.
Emblema di questa mancanza di continuità è il playmaker Kevin Pangos, ex Olimpia Milano, che ha bruciato la difesa bianconera in supercoppa con 15 punti e 6 assist e si è invece arenato a quota 7 punti e 2 assist in toscana. Il suo rincalzo De Nicolao è sulla carta valido, ma purtroppo è stato morso da un ragno durante la preparazione ed è stato costretto a rimanere fermo per riprendersi dagli effetti del veleno; a Pistoia è sceso in campo per pochi minuti, ma non è ancora al meglio e non ha inciso sulla partita.
Il reparto guardie è composto da Zach Copeland, irresistibile a Bologna con 30 punti ma decisamente fuori giri nella partita da ex a Pistoia: tanta energia – ben 4 rubate – ma molta confusione e troppa fretta. Insieme a lui Charles Manning, che ha avuto un buon impatto al netto della mancanza di esperienza in Serie A, ma si è trovato in difficoltà quando gli è stato chiesto qualcosa in più dal punto di vista della gestione dei possessi offensivi.
Sugli esterni si alterneranno Dreznjak e Treier, più votati al gioco perimetrale, con Williams, che invece è elemento di grande atletismo e intensità. L’inglese ha già dato prova di poter avere un impatto notevole a rimbalzo, contribuendo ai 59 della propria squadra contro Pistoia con 6 rimbalzi offensivi e 7 difensivi; a questo proposito, la capacità di non concedere secondi possessi sarà vitale per uscire indenni dal PalaBarbuto contro una squadra che si lancia in massa a caccia del pallone.
Woldetensae, ex compagno di Brown, Ross e Reyes a Varese, sta faticando a trovare precisione dall’arco dei tre punti e ha giocato venti minuti silenziosi a Pistoia. Hall, arrivato dalla G-League, è sicuramente interessante per l’abbinamento di stazza e qualità tecniche, ma manca ancora dell’esperienza necessaria per avere impatto sulle partite nel basket europeo.
Il reparto lunghi potrebbe essere l’anello debole della squadra di Coach Milicic: Totè, alla sua seconda parentesi napoletana, è l’unico centro di ruolo a disposizione. Già ben integrato in fase realizzativa, soprattutto fronte a canestro e in movimento, ma meno efficace a rimbalzo e tenuto a sedere nel finale della partita contro Pistoia. La sua riserva è Mabor, gigante di oltre 215 cm classe ‘01, ancora troppo acerbo agli occhi dello staff tecnico.
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