Dinamo-Falconstar, fotogallery ed intervista coach Tomasi

Casagrande finalmente casa mia. Al terzo tentativo la Dinamica Dinamo è riuscita a entrare in simbiosi con la palestra di Romans d’Isonzo, sua attuale tana in attesa che dal Comune di Gorizia giungano segnali sul rientro in città (via libera a una nuova fase di scongiuri affinché ciò avvenga a inizio febbraio).

L’impronta principale sul successo in extra time (88-80) ai danni dei cugini monfalconesi della Pontoni Falconstar è, statistiche alla mano, è quella di Giulio Casagrande che dall’alto dei suoi 33 punti a referto merita per distacco il riconoscimento di Mvp della serata.

Non un solo protagonista nella seconda vittoria consecutiva del quintetto goriziano che, al di là di errori gestionali che nel finale hanno rischiato di regalare la partita agli avversari, è stato capace di sovvertire il pronostico giocando di cappa e spada per i primi tre periodi, di fioretto allungando nel quarto fino al quasi patatrac degli ultimi istanti con la gioia strozzata in gola di Bellan e della Falconstar. A quel punto, però, ecco che la Dinamo è stata esemplare nel prendere l’overtime per le corna, farlo suo in maniera netta e festeggiare i tanto attesi due punti davanti al proprio meraviglioso pubblico.

L’analisi di coach Gigi Tomasi. “Ci siamo complicati la vita da soli dopo aver disputato per lunghi tratti una partita di ottima qualità sia in difesa che in attacco. E’ stata comunque una vittoria assolutamente strameritata che ci ripaga di tutta la fatica e l’impegno che stiamo mettendo giorno dopo giorno in palestra. Anche per l’intensità del lavoro durante la settimana la squadra sta crescendo, stiamo indubbiamente giocando meglio partendo dalla difesa ma trovando anche migliori soluzioni in attacco”.


Tranne che negli ultimi quaranta secondi quando avete seriamente rischiato di consegnarvi in maniera incredibile alla Pontoni.

“Dovevamo gestire meglio gli ultimi due possessi, non concedere la tripla più fallo a Bellan e allo stesso Bellan l’opportunità di ribaltare addirittura il risultato. Sull’episodio decisivo del canestro non convalidato ci saranno sempre svariate versioni: non possiamo andare oltre alle semplici sensazioni. Abbiamo una volta ancora sofferto quando aumenta la confusione. Sabato sera comunque non sempre e non solo per colpe nostre. E’ altrettanto giusto sottolineare che i ragazzi, dopo essersi visti raggiungere quando la vittoria sembrava ormai certificata, hanno dimostrato di avere notevoli risorse mentali e tanto, tantissimo cuore. E’ un elemento che bisogna tenere presente per accompagnare i necessari miglioramenti dal punto di vista più strettamente tecnico e tattico dove, credo, abbiamo ulteriori margini di crescita (bassa la percentuale dal perimetro con un 3/17, bene dalla lunetta con 21/25 dopo un deludente inizio da 0/6 e a rimbalzo con 47 recuperi, ndr). La mia ricetta rimane la stessa: dobbiamo lavorare avanti consapevoli di questo e trovare ancora di più maggiore attenzione ai dettagli che in questa categoria sono oltremodo fondamentali. Prendiamo proprio l’ultima partita: è bastato sbagliarne alcuni e una prestazione di spessore rischiava di diventare un’incompiuta. Un plauso speciale ai tifosi e ai sostenitori tutti quanti. Sono stati commoventi, da brividi. E di una correttezza esemplare”.

Foto Mauro Blazica

Uff. stampa Dinamo Gorizia