Dalla sala stampa del PalaTrieste, Coach Jamion Christian commenta la vittoria sulla Openjobmetis Varese, gara valida per la sesta giornata di Serie A Unipol.
Le parole del coach:
“Prima di rispondere, vorrei fare un complimento al nostro pubblico per il modo in cui ha celebrato Marco Legovich all’inizio della partita. Marco è un figlio di Trieste, di questa città, ed è un ragazzo che ha affrontato circostanze molto difficili due anni fa, trovandosi in una situazione davvero complicata.
Posso solo immaginare quanto sia stato difficile per lui essere qui, nel luogo del lavoro dei suoi sogni, e non poterlo svolgere come avrebbe voluto. Deve essere stato davvero duro tornare e vedere come il nostro pubblico lo ha celebrato e applaudito: è stato un momento toccante, emozionante. Uno dei motivi per cui oggi alleno come alleno è perché anch’io, qualche anno fa, mi sono trovato in una situazione simile. Le lezioni apprese da quell’esperienza mi hanno reso un allenatore migliore.
Marco ha fatto un ottimo lavoro e ha davanti a sé un futuro enorme; sono davvero curioso di vedere dove lo porterà la sua carriera. Per quanto riguarda la nostra squadra, il lavoro settimanale è stato eccellente. Non si arriva preparati a una partita se non ci si impegna costantemente in palestra ogni giorno. Ci eravamo prefissati di difendere il tiro da tre punti di Varese e di vincere la lotta a rimbalzo.
Vedere ogni giocatore del nostro roster scendere in campo concentrato su questo compito ci riempie di orgoglio. Non capita spesso che ognuno abbia l’opportunità di segnare, ma stasera è successo. L’energia che si respirava nel nostro spogliatoio è stata straordinaria, e mi sarebbe piaciuto che tutti avessero potuto vederla.
Uno dei motivi per cui la nostra squadra è davvero forte è perché i nostri giocatori sanno celebrare i successi dei compagni come fossero i propri. Questa capacità ci garantirà grande longevità e solidità nelle sfide che ci attendono quest’anno. Un commento anche sullo spirito dimostrato dai ragazzi in campo: penso a Markel Brown, che esce per un colpo e rientra immediatamente, senza esitare dopo il controllo medico. Non si tirano mai indietro.
Ci sono ancora tante cose da migliorare. Le migliori squadre, a mio avviso, sono quelle che riescono a crescere dall’inizio alla fine del campionato. Siamo ancora in fase di scoperta, sia di noi stessi che del campionato. La nostra attenzione deve essere focalizzata su di noi e sul nostro miglioramento. Ovviamente, la classifica è importante, e vogliamo restare il più in alto possibile, ma ho grande fiducia nei nostri giocatori: se restiamo concentrati sul nostro progresso, possiamo diventare una squadra davvero pericolosa.
Un aspetto particolare di questo campionato è che le altre squadre osservano quello che facciamo e, potendo intervenire sul mercato, cercano di replicare il nostro gioco. È importante essere competitivi, ma vogliamo anche essere capaci di chiudere le partite nel miglior modo possibile. Sono contento del contributo degli italiani, che nelle prime tre partite non si erano visti molto.
Oggi, invece, Campogrande ha già inciso nel primo tempo, contribuendo con punti e difesa, ed è fondamentale. Mi incuriosisce questa dinamica tra italiani e americani nella nostra squadra. Paradossalmente, ho una storia più lunga con i ragazzi italiani, visto tutto ciò che abbiamo attraversato insieme l’anno scorso.
Le difficoltà dello scorso anno avrebbero potuto spezzare la squadra e le relazioni tra di noi, ma ci hanno resi più forti. Quando guardo la nostra squadra, non vedo la distinzione tra italiani e americani: vedo un gruppo unito. E penso sempre a come tutti possano contribuire al meglio. Continueremo a cercare momenti in cui ciascuno dei nostri giocatori possa fare la differenza, e ho assoluta fiducia in loro per riuscirci.”
Dalla sala stampa del PalaTrieste, Francesco Candussi commenta la vittoria sulla Openjobmetis Varese. Di seguito il video della conferenza stampa.
Uff. stampa Pall. Trieste