Lassù, nelle posizioni al vertice della classifica stagionale, ecco Trento e Trieste: le “aquile” sono imbattute – come la Virtus Bologna – e questo collettivo è stato concepito come un incastro praticamente perfetto dei suoi effettivi; in aggiunta, la guida tecnica di Galbiati è uno dei vanti della pallacanestro italiana e tutto questo rende la sfida odierna piuttosto ardua per gli uomini di coach Christian. Non ci sarà Justin Reyes – il suo ginocchio duole ancora – ma il ruolo di underdog potrebbe togliere pressione ai giuliani, che hanno la chance per superare un altro “esame” di maturità.
I QUARTO
Ellis mette subito pressione su Colbey Ross (sia per come corre in contropiede, sia per come difende), Lamb piazza la bomba in faccia a Uthoff ma Trieste risponde con personalità: 9-9 dopo quattro minuti di partita. I mismatch negli uno contro uno stanno premiando i bianconeri, ma anche se non così efficaci in marcatura i biancorossi compensano con scelte di tiro astute (prova ne è il 13-13 sullo score). Con Ross ancora non ben inserito nelle dinamiche offensive, Uthoff è l’asso nella manica degli alabardati e anche grazie a lui il “nuovo” quintetto si porta sul +2 (17-15); una lode particolare anche per Brown, “ladro” silenzioso di fondamentale importanza per la prestazione di squadra. Entra Forray ed ecco 5 punti in fila, Valentine spreca qualche possesso di troppo e Niang ne profitta per siglare il +4 per la Dolomiti Energia (23-19). Pesa l’1/9 da tre dei triestini e la cattiva difesa sui contropiede avversari.
II QUARTO
Christian vuole più aggressività e schiera la coppia Brooks – Campogrande ma Trieste perde la giusta pazienza nella gestione degli attacchi (il playmaking di Valentine, con questo Ross “incatenato”, non sta dando frutti) e – poco alla volta – scivola sotto di nove lunghezze (28-19). Brown ne recupera un’altra, Brooks infila la tripla, ma…Ross si schianta nella transizione: la “gabbia” funziona ed Ellis spara la bomba del nuovo +9 (31-22). Il n. 45 ed ex Chicago Bulls non si spende in marcatura e continua nella sparatoria a salve (1/8): queste occasioni perse sono sanguinose perché i padroni di casa non stavano “producendo” molto in fase offensiva. Jeff Brooks è l’appiglio più saldo in questa frazione, lì dove nessun altro attaccante ospite sta davvero mettendo paura al quintetto della Dolomiti, che invece iscrive a referto ben 9 giocatori. L’exploit di un Zukauskas (10) ispirato viene pareggiato dai siluri di Ford (10 punti), Valentine resta colpevolmente sul parquet nonostante il -20 di plus/minus e la sirena stoppa le ostilità sul +21 per Trento (46-25). I giuliani hanno segnato solo 6 punti in 10 minuti e assommano ben 11 turnover.
III QUARTO
Umilmente ma con continuità Johnson s’impone in area pitturata, il gioco perimetrale è proficuo e il bel canestro di Brown vale il -13 (49-36 per la Dolomiti), viatico al timeout chiesto da Galbiati. Parziale di 12-0 per gli ospiti. Valentine non si è ancora sbloccato, la terna punisce ingiustamente Uthoff col terzo fallo in momento “chiave” del match, ma Trieste non molla la presa. Anche Ross oggi pare “scollegato” col ritmo della gara e più si ostina…più sbaglia: in men che non si dica Trento torna avanti sul +19 (58-39). Brown e Uthoff cercano di arrestare l’emorragia in corso, Ford è chirurgico nel punire ogni piccola indecisione avversaria, Candussi si fa trovare pronto (7 punti) nella sostituzione di Johnson e un lay up di Uthoff significa un importante “meno dieci” nel punteggio (60-50 per la Dolomiti Energia).
IV QUARTO
Johnson migliora il suo basket a vista d’occhio, su tutte e due le metà campo: giuliani a -7 (54-61). Lamb chiama palla e attira due falli consecutivi di Brooks e un suo assist permette a Ford di salire a 17 punti personali (che cestisti, signori!): sull’azione successiva l’ennesimo errore di Valentine è da “facepalm”, perché Trento torna a +11 grazie a questo regalo (66-55). Galbiati opera qualche cambio per far rifiatare i titolari, Valentine – finalmente – insacca due triple su tre tentativi ed ecco materializzarsi il -4 (64-68); Brown vola per la sua meravigliosa quarta stoppata, Ross ricuce dalla lunetta ma sul -2 Valentine sceglie un tiraccio fuori equilibrio: Lamb sigla il +4 dopo un fortunoso rimbalzo. Un po’ di sfortuna sporca i possessi e li indirizza verso le mani dei trentini, Ross commette il suo quinto fallo (dubbia la decisione della terna) e Brown non trova la bomba del miracolo: Trento guida 70-66 con 34 secondi sul cronometro. Quando Uthoff perde la sfera con ingenuità, tutto il palazzetto capisce che è tempo di festeggiare il primato: a Trieste il merito di averci provato fino alla fine.
Dolomiti Energia Trentino vs Pall. Ts 2004 76 – 68
Trento: Ellis 5, Forray 8, Cale 2, Mawugbe 5, Pecchia 6, Lamb 10, Niang 9, Ford 21, Bayehe, Zukauskas 10. All. Galbiati
Trieste: Bossi, Ruzzier 2, Deangeli, Candussi 7, Valentine 8, Ross 8, Brown 13, Crnobrnja, Campogrande, Johnson 10, Uthoff 8, Brooks 9. All. Christian
Rajone