Siamo arrivati a martedì e, prima del turno infrasettimanale di C Silver che ci proporrà altre tematiche interessanti, andiamo a vedere chi si è reso protagonista nell’ultimo turno di campionato, all’interno delle formazioni regionali.
PLAYMAKER: i tifosi lo avevano tanto acclamato ed atteso, e finalmente è ritornato ai suoi livelli. Daniel Tonetti (Calligaris Corno di Rosazzo) sembra aver superato il recupero dal problema al ginocchio che lo aveva attanagliato già dall’estate, facendolo viaggiare a scartamento ridotto. Il “Killer di Ruda”, nel derby con Tarcento, ha preso in mano le redini della squadra ed ha interpretato la partita a modo suo, segnando e facendo segnare: 19 punti (3/5 da due, 3/8 nelle triple, 4/6 ai liberi), 7 rimbalzi, 5 assist e 5 falli subiti. Piano piano sta ritornando ai suoi livelli: la Calligaris ha assoluto bisogno di lui e, quando gira, sono guai per tutti. Il derby regionale contro Tarcento è finito 83-66 a favore dei seggiolai e ci sono ancora difensori biancoverdi che stanno cercando di prendergli le misure, due giorni dopo…
GUARDIA: Andrea Zuliani (SUPER Dgm Campoformido) sta mettendo insieme un campionato davvero di rilievo. Guardia capace di giostrare anche da ala piccola, questo ’92 di 192 centimetri sembrava avesse un po’ rinunciato ai panorami di alto livello quando era sceso in Serie D, invece ora il trend si è decisamente ribaltato. Dopo aver visto anche categorie superiori (Serie C1 con l’Ardita Gorizia), “Zul” sta trascinando a suon di ventelli il team dell’architetto Cargnello. Anche contro la Pallacanestro Grado è stato il top scorer dei suoi, con 24 punti a referto ed un avvincente duello ingaggiato con il gradese Galopin (21): Zuliani, giocatore di grande atletismo ma capace di colpire anche dall’arco, è il giocatore di riferimento all’interno di un team che ha anche elementi esperti come Gozzi, Antena, Moretti e Tomic e che sicuramente in questo avvio di campionato in C Silver è diventato un cliente scomodo per molti.
ALA PICCOLA: il miglior “3” della settimana è Sebastiano Pobega, il soldato della OFM Lussetti Servolana. Giocatore classe 1994 estremamente duttile e dotato di gran fisico, questo esterno di 194 centimetri può occupare virtualmente quattro ruoli in C Silver e sembra fatto apposta per evoluire al piano di sopra. Capace di portar palla e di essere anche un difensore pericoloso, il tiro e la pericolosità offensiva sono due aspetti sui quali deve ancora migliorare, ma quando si butta dentro è certamente difficile da fermare: sta migliorando anche nel piazzato e, se mette a posto la mira, può davvero essere un elemento interessante per i prossimi anni in maglia Servolana. Contro Fogliano, formazione che ha esterni esperti e smaliziati, ma anche meno “fisici” di lui, ha dominato segnando 16 punti e trascinando la sua squadra alla vittoria.
ALA FORTE: che cosa dire di più ad un giocatore che, fra mille problemi di schiena ed acciacchi, scende in campo e indovina un maestoso 26 di valutazione? Michele Ferrari, ala della GSA Udine, nella trasferta a Varese si trovava di fronte Luca Matteucci, certamente non l’ultimo in quanto ad importanza nel campionato di Serie B. “Ferro” non ha fatto una piega ed ha messo sul piatto una prova tutta concretezza ed utilità: 15 punti in 29 minuti, con un ottimo 5/7 da due e 5/5 ai liberi, agguantando 8 rimbalzi, servendo 6 assist e subendo 4 falli. Una prova “totale” per il giocatore di Lardo, che come di consueto ha unito alla concretezza anche una buonissima dose di qualità: importante, nella giornata in cui Zacchetti è rimasto a riposo e Udine ha ugualmente vinto con uno scarto larghissimo (+48 conclusivo).
PIVOT: Gabriele Pieri (Ferroluce Asar Romans) va premiato perchè è in pratica l’unico lungo che si sobbarca l’intero peso del reparto interni per la formazione isontina. Nello scontro con il Sistema Pordenone, per una volta, non si è trovato in svantaggio visto che aveva di fronte Moro e Kos, due giocatori che hanno sì fisicità ma che di ruolo sarebbero delle ali forti. Ecco che il buon Pieri, pivot di lungo corso che a 32 anni è comunque una sicurezza per la squadra di Zavrtanik, non ha perso tempo ed ha sfoderato tutto il suo repertorio offensivo, con gancetti e tiri dalla corta distanza dentro all’area: alla fine, per lui, ci sono stati venti punti a referto, oltre al buon contributo a rimbalzo e nelle stoppate che il centro riesce sempre a garantire.
SESTO UOMO: nel ruolo di sesto uomo, questa volta, ci finisce Manuel Marini (Us Goriziana), un giocatore che magari non sarà certamente troppo appariscente all’interno di una squadra dove si alternano nomi come Rok Mocnik, Aniello Laezza, Giacomo Rosso e Klemen Zigon, ma sicuramente elemento fondamentale per il telaio di coach Ardessi. Ala forte di 194 centimetri classe 1983, nel match con Perteole si trovava di fronte il suo ex allenatore Andrea Beretta e, sul parquet, l’ex compagno di squadra Mazzitelli. Ebbene, “Minu” ha chiuso come top scorer dei suoi con 18 punti segnati, recuperando una valanga di rimbalzi e sfruttando quello che è il suo vero punto di forza: l’elevazione; Marini è infatti un giocatore che fa dell’atletismo una delle sue caratteristiche di riferimento e rappresenta una variabile importante, specialmente a livello di intimidazione, per l’Us Goriziana. Questa volta è pure riuscito a trovare costanza in attacco, decisamente un’ottima notizia per coach Ardessi.
COACH: la menzione come allenatore della settimana va certamente fatta a Tomislav Krasovec, che con il suo Breg San Dorligo della Valle sta conducendo la classifica di Serie C Silver 2015/2016; anche in un confronto che sembrava perso, con la Blue Service Fagagna, il collettivo di Dolina è riuscito a trovare il bandolo della matassa. Con una squadra molto talentuosa e ricca di giocatori esperti, non è sempre facile svoltare grazie alla difesa: il Breg, invece, lo ha fatto ed ha conquistato una vittoria importante proprio con l’attenzione nella propria metà campo. Dal meno sedici, Spigaglia e soci sono riusciti ad imporsi 81-77, segno che la testa è ben connessa e l’attenzione è sempre molto alta; grande merito va dato a coach Krasovec, che sta tenendo al meglio le redini di un collettivo qualitativamente di altra categoria.