Magika Castel San Pietro – La Spezia, la “sfida infinita”

Un match terminato dopo ben cinque tempi supplementari: e Lauma Reke stabilisce un record, rimanendo in campo per 65 minuti.

Un'azione della partita in questione.

La notizia ha fatto il giro dei social ed è diventata argomento di discussione anche nelle più importanti community del basket italiano come Cultura Cestistica e La Giornata Tipo. Non capita spesso, infatti, soprattutto al di fuori del mondo NBA, di poter raccontare di una partita terminata dopo cinque tempi supplementari, di una vera e propria battaglia, sportivamente parlando, che ha visto uscire vincitrice la Carispezia, capolista ancora imbattuta del Girone B assieme alla PFF Group Ferrara. In una gara dalle statistiche inflazionate, emerge superba la prestazione di Lauma Reke in campo per 65 minuti, stabilendo così un nuovo record che apparteneva precedentemente a Giulia Arturi e Francesca Zara con 55 minuti d’impiego in una singola partita. Mai una pausa per l’highlander lettone, in barba ai suoi 29 anni. Una gara stremante sul piano fisico considerato anche che si trattava di un insolito turno infrasettimanale per la serie A2.

«È impressionante la lucidità con cui ha giocato. Ha messo a frutto tutta la sua esperienza accumulata negli anni tra serie A2 e serie A1» ci racconta Laura Reani a proposito della compagna di squadra Reke «Se siamo riuscite a vincere anche questa partita, però, il merito è di una squadra straordinaria: siamo un gruppo molto unito che sta raccogliendo i frutti di un ottimo lavoro svolto finora».

Soddisfatta della propria squadra nonostante la sconfitta, però, lo è anche Alessandra Visconti, pivot della Magika: «Abbiamo giocato una gara straordinaria mettendo in campo tutta l’energia possibile nonostante ci mancassero due pedine importanti come Santucci e Pazzaglia. Certo, perdere dopo 5 tempi supplementari fa rabbia ma non potevamo davvero fare di più. Abbiamo dato il massimo davanti a un pubblico straordinario accorso in massa a sostenerci».

Una gara che è già diventata leggenda e che Visconti non vede l’ora di raccontare in futuro ai propri nipoti: «Io, sinceramente, dopo il 2° tempo supplementare non capivo più nulla. Vi dico solo che in panchina non avevamo più nemmeno la forza per esultare ai canestri che segnavano le nostre compagne in campo. Mi hanno detto che ho giocato una grande partita, andrò a guardarmi le statistiche per capire se mi hanno detto la verità» conclude ridendo.
«Quando questa mattina ho aperto Facebook e ho visto che La Giornata Tipo parlava di noi prima ancora dell’ennesima prestazione mostruosa dei Golden State Warriors il mio cuore si è riempito d’orgoglio» ci racconta soddisfatta Reani. «Abbiamo portato in alto il basket femminile e di questo sono molto contenta».