La terza avventura della Leonessa nel massimo campionato italiano di basket inizia a Masnago, luogo simbolo della pallacanestro tricolore. Anche per la prima giornata della Serie A, come già avvenuto nei due anni precedenti, la Germani Basket Brescia esordirà dunque in trasferta, stavolta contro l’Openjobmetis Varese di coach Attilio Caja, già incontrata (e battuta) durante il precampionato nel Trofeo Roberto Ferrari.
In palio ci saranno i primi preziosissimi punti e la voglia di riscatto per entrambe le squadre renderà ancora più avvincente la disputa per aggiudicarseli.
IL ROSTER – Dopo il sesto posto della passata stagione, che è valso il ritorno ai playoff dopo 4 stagioni d’assenza, l’Openjobmetis riparte per questa nuova stagione con qualche aspettativa in più e una squadra che, in netta controtendenza con le ultime cinque stagioni, ha puntato innanzitutto a riconfermare certi ‘pilastri’ e ‘pretoriani’ di coach Caja come il centro Tyler Cain, Giancarlo Ferrero e soprattutto Aleksa Avramovic, guardia titolare della squadra.
A loro si sono aggiunti Ronald Moore, play vecchio stile e vera e propria ‘scatola nera’ della squadra, Pablo Bertone, Dominique Archie e Thomas Scrubb che va a prendere il posto di Stan Okoye nello scacchiere tattico di Caja, portando il proprio contributo di tiri sugli scarichi (59% di percentuale effettiva, contando cioè il maggior impatto del tiro da 3) e rimbalzi (6 rimbalzi arpionati a gara nella passata stagione). Sul fronte italiani, alle riconferme guadagnate sul campo di Matteo Tambone e Nicola Natali, si aggiunge Antonio Iannuzzi, in cerca di riscatto dopo la singhiozzante passata stagione.
PUNTI DI FORZA – Coach Caja punta gran parte del suo gioco su ciò che avviene quando la propria squadra non ha la palla in mano: la strenua difesa è sostanzialmente uno dei marchi di fabbrica del coach nativo di Pavia. Nella passata stagione, l’OJM è risultata una delle migliori squadre in Serie A nel preservare il proprio canestro (meglio di lei, ha fatto solo l’Olimpia Milano, con 75.1 punti subiti a gara) ingombrando l’area (in questo Cain è maestro) e costringendo gli avversari a desistere dal prendersi un tiro vicino al ferro, sfidandoli a tirare da dietro l’arco dei 6.75.
Una scommessa che spesso ha fatto trarre dividendi importanti ai biancorossi, un pensiero riproposto anche nel precampionato a cui si è aggiunta una maggiore aggressività sul portatore di palla e una tendenza ad aumentare la pressione a metà campo in certe situazioni.
SOTTO LA LENTE – Čačak in Serbia è nota come la ‘Città della pallacanestro’ per aver dato i natali a Željko Obradović, Dragan Kićanović e… Aleksa Avramovic. Sicuramente meno noto rispetto agli illustri concittadini, la guardia serba nata nel 1994 si sta però pian piano ritagliando un posto di riguardo nell’Openjobmetis di Caja, dove gioca da ormai tre stagioni.
Da sicuro panchinaro (Caja inizialmente gli preferiva Massimo Bulleri) e probabile partente, Avramovic ha mostrato tutto il suo indiscutibile talento nella passata stagione, guadagnando sempre maggiore fiducia nei propri mezzi e spazio a disposizione sul parquet ed è adesso diventato il faro offensivo di Varese come mostrano i 12.1 punti a gara messi a referto in precampionato. Un lavoro paziente e costante, ripagato in estate da Sasa Djordjevic con la convocazione in Nazionale serba in preparazione delle partite di qualificazione al prossimo Mondiale.