Una storia davvero da non dimenticare: una storia di sport, intercultura, integrazione razziale e fede. E’ quella di Klaudio Ndoja, giocatore albanese nativo di Scutari che è da anni un personaggio dei massimi campionati italiani: classe 1985, è arrivato in Italia nel 1998 da profugo sbarcando in Puglia e poi spostandosi in Lombardia.
Una storia che ha un lieto fine, perchè dalla guerra civile Ndoja è riuscito ad arrivare in Italia ed a farsi largo nella pallacanestro professionistica, partendo da Desio ed arrivando a toccare apici che per un giocatore del suo paese sono un vero e proprio orgoglio, arrivando a vincere la Serie A2 italiana e giocando anche nella massima lega. Una storia che va “oltre” la semplice pallacanestro, una storia raccontata in “La morte è certa, la vita no – La storia di Klaudio Ndoja” e che è stata presentata nel pomeriggio di sabato a Trieste, presso la Palace Suite dell’Hotel Continentale: un evento organizzato da Fip Fvg, Confcommercio Trieste, Sport&Development, Trieste Sesto Uomo e MegaBasket e che ha visto presenziare il giocatore e l’autore del libro, Michele Pettene.
Un’ora abbondante di grande storia, alla presenza di autorità come il Vice Sindaco di Trieste Fabiana Martini, l’Assessore allo Sport Edi Kraus, il Presidente di Confcommercio Trieste Antonio Paoletti, il Presidente di Fip Fvg Giovanni Adami e la Vice Presidente della Consulta degli Immigrati Lilijana Radovanovic. Grande partecipazione del pubblico, con amanti del mondo della pallacanestro ma anche semplici curiosi o interessati ad una storia che, per molti versi, è eccezionale: una storia che ha portato Klaudio Ndoja anche di fronte al Papa come rappresentante del CSI, raccontandogli la sua storia e testimoniando sul fatto di come la fede lo abbia aiutato a superare anche le tragedie che la vita gli ha posto di fronte.
https://youtu.be/LOywEFUfA0I
Una storia che ha fatto molto parlare e che ha attirato certamente l’attenzione di Fip Fvg: il Presidente Giovanni Adami, motore portante dell’organizzazione di questo appuntamento, ha voluto personalmente consegnare la seconda edizione del premio “Il Basket Sopra Le Righe” a Klaudio Ndoja e Michele Pettene, un riconoscimento che certamente dà ulteriore merito ad un’opera assolutamente da non perdere.
