Faccio mio questo concetto che aveva espresso il mio amico Davide “Dacio” Bianchi, durante un time out di una Summer League di alcuni anni fa.
Mi è venuto in mente proprio ieri, al Palatrieste, durante una partita tra gli under 18 locali contro i pari età di Venezia. Tribuna gremita, nomi illustri tra i presenti del calibro di Zare Markovski, Alberto Martellossi, Boscia Tanjevic, il condottiero locale Eugenio Dalmasson e altri che forse mi sono sfuggiti.
Partita stupenda. Da ambo le parti tanta intensità, anche maturità, ed una sostanziale crescita tecnica che fa ben sperare per tutto il movimento. Basket vero, sudato, sofferto, combattuto.
Unico neo: l’assenza pneumatica di qualsiasi rappresentante dei cantastorie locali. Nessuna delle testate giornalistiche, tanto premurose nell’inviare la richiesta di accrediti quando gioca la serie A, si è fatta carico di spedire un suo rappresentante al palasport. Ma come, quando c’è la serie A siete là pronti a far richiesta anche per l’addetto alle pulizie, persona che probabilmente lo merita più di qualcun altro, e quando giocano gli under NESSUNO presente.
Ma forse è giusto così, l’avevo detto già all’inizio:
You like this game, J love this game.
Panda Rydens