Davide Pascolo: per vincere a Malaga servono 40 minuti di qualità

bianconeri trentini domani partono alla volta di Malaga dove, mercoledì sera (ore 20.45, diretta Eurosport Player) affrontano i padroni di casa dell’Unicaja nel Round 5 di 7DAYS EuroCup.

Davide Pascolo

«Contro Treviso la chiave della nostra vittoria è stata la nostra capacità di rimanere compatti nelle difficoltà e poi di reagire tutti assieme: non potevamo dare una risposta migliore in questo momento della stagione a livello di collettivo, era quello di cui avevamo bisogno. Fra Malaga e Galatasaray ora ci aspettano due avversarie toste ed in trasferta, su campi caldi dove dovremo fare qualcosa di speciale per uscire con due punti in classifica: ci servirà esprimere con più continuità la nostra pallacanestro, e in particolare la difesa aggressiva e la capacità di condividere la palla in attacco. Giocare a Malaga, e più in generale in arene come quella che ospiterà il match mercoledì sera, è sempre un’emozione: affrontare squadre di questo blasone in competizioni internazionali ci dà grandi stimoli ed energia mentale, che dovremo essere bravi a trasformare in una buona prestazione di squadra in campo».

Davide Dusmet 

«Di sicuro Malaga è una delle “big” di questa EuroCup: ha un roster importante, tradizione, un’organizzazione abituata a giocare per vincere competizioni di altissimo livello in Spagna e in Europa. Per noi questo è un bel test, che capita in un momento in cui possiamo verificare come sta andando il nostro percorso e in cui possiamo mettere un mattoncino in più, ripartendo dalle buone cose che hanno fatto la differenza contro Treviso. L’Unicaja è una squadra che ha tutto per andare in fondo a questa competizione: hanno talento diffuso sugli esterni, lunghi esplosivi, un bel mix fra stranieri e spagnoli con esperienza, entusiasmo e conoscenza del basket europeo: Malaga tra l’altro è reduce da un paio di sconfitte, in EuroCup a Oldenburg e nel campionato spagnolo contro l’Estudiantes, quindi ci servirà una grande partita per pareggiare la loro voglia di tornare alla vittoria. oltre che la loro fisicità».