I bianconeri domani sera al PalaDozza(ore 20.30) affrontano la Pompea Fortitudo, che sul suo parquet di casa ha già battuto Milano e Venezia. Coach Brienza: «Avversari con esperienza e conoscenza del gioco, dovremo far prevalere i nostri punti di forza»
Rashard Kelly: «Stiamo migliorando giorno dopo giorno, come squadra e come singoli: ho e abbiamo attraversato momenti di difficoltà, ma nella vita ho imparato che le difficoltà vanno affrontate, i limiti superati. Quindi la mentalità dev’essere quella di entrare in campo, e tutti i giorni in palestra, con la voglia di combattere e fare ogni giorno meglio del precedente. La partita contro Brindisi ha dimostrato che siamo una squadra e che quando giochiamo con la giusta mentalità possiamo battere chiunque: ora ci aspetta un test importante, su un campo caldissimo come quello della Fortitudo, una squadra che punta alla Final Eight di Coppa Italia e che in casa ha battuto squadre di alta classifica. Dobbiamo essere fisici, ma anche concentrati e concreti nel gestire i vari momenti della partita».
Nicola Brienza: «Quella di domani sera a Bologna è una partita affascinante, perché giochiamo contro una squadra con grande storia, su un campo che ti dà grandi stimoli e grande carica. Al di là dell’aspetto ambientale, i nostri sono avversari di grande conoscenza del gioco e di ottimo valore, che da tanti anni sono protagonisti in Serie A, e che sanno cosa occorra per vincere a questo livello. Aradori è un grande realizzatore e in casa trascina pubblico e squadra, con Leunen ho avuto la fortuna di a lavorare tanti anni a Cantù ed è un giocatore determinante in tanti modi diversi. La lista sarebbe ancora lunga, non per caso la Fortitudo in casa ha battuto Venezia e Milano. Sono contento di come i ragazzi abbiano approcciato questa settimana di lavoro, sappiamo che ci aspetta una partita in cui l’energia sarà fondamentale. Aaron Craft? Valuteremo come reagirà ai carichi di lavoro di oggi e domani, per poi eventualmente provare a metterlo in campo. Al di là che sia o meno della partita, ci tengo a ringraziare tutto lo staff medico e atletico al completo, e oltre ai “nostri” della prima squadra metto dentro anche Matteo Tovazzi, preparatore fisico del settore giovanile: hanno fatto un lavoro straordinario e nel giro di pochissimi giorni ci hanno dato la possibilità di pensare di rimetterlo in gioco. Merito di Aaron che ha lavorato tanto ma anche grande merito loro».