La Dolomiti Energia opaca al PalaDozza

I bianconeri partono male e non riescono a contenere lo scatenato attacco dei padroni di casa, che volano sulle ali dell’entusiasmo completando l’opera nel secondo tempo. Mercoledì trasferta chiave in Polonia per centrare le Top 16 di coppa, sabato alle 20.30 arriva alla BLM Group Arena la Virtus Roma

BOLOGNA – Troppa Fortitudo Bologna per la Dolomiti Energia Trentino, che cede 93-68 sul campo dei biancoblù nel dodicesimo turno di campionato in Serie A. Prestazione incolore dei bianconeri, che in apertura di match subiscono l’avvio coi fuochi d’artificio dell’attacco dei padroni di casa (pronti-via e 25 a 7 per la Pompea) e non riescono più a riprendere le redini del match, crollando sotto i colpi di un ispiratissimo attacco, che tira con il 57% dal campo e con uno stellare 14-25 dall’arco dei 6.75.

Fra le note liete di una serata negativa, le prestazioni offensive di George King (19 punti con 7-11 dal campo e cinque rimbalzi in 29’) e Rashard Kelly (16 punti tirando 7-14 e aggiungendo sette rimbalzi e quattro assist). Buone sensazioni anche dal rientrante Aaron Craft, che ha ritrovato confidenza con il parquet dopo le quattro settimane out (11’ di gioco con cinque punti e quattro assist).

Il momento chiave

Dopo essere arrivata a meno sette nel cuore del secondo quarto, la Dolomiti Energia subisce l’ondata biancoblù, che la fa ripiombare sotto di 18 all’intervallo lungo: nel secondo tempo i biancoblù amministrano il vantaggio con esperienza e ritmo.

Il numero

13-15, i tiri dal campo della coppia Robertson-Leunen; nei momenti in cui il duo non ha prodotto canestri, a segnare ci hanno pensato Aradori e Sims.

Parola al coach

«Non si può pensare di vincere al PalaDozza prendendo un break così pesante nel giro dei primi tre minuti, perché poi diventa impossibile giocare una partita di un certo tipo: abbiamo sbagliato l’approccio, non so se perché fossimo troppo carichi o troppo scarichi, ma quel primo quarto poi ha indirizzato tutta la partita. Ci abbiamo messo 12-13 minuti a prendere le misure in difesa, ma poi siamo subito ricascati in troppi errori stupidi, non accettabili a questo tipo di livello. Spero che sia una sconfitta che ci aiuti a crescere e a farci rendere conto che per competere occorre fare un altro deciso step in avanti».