“Allenati ad allenare”: scopriamo insieme Antonio Bocchino e il contenuto del prossimo appuntamento.
In attesa dell’appuntamento di martedì 23 giugno alle ore 21:00 sulla piattaforma Zoom, conosciamo meglio il prossimo ospite.
Antonio Bocchino, 56 anni, allenatore campano e anche formatore Nazionale per il CNA.
“La mia carriera inizia da giovanissimo: già all’età di 19 anni sono diventato allenatore Nazionale. A 21 anni, sono stato chiamato da Ninni Gebbia come assistente sulla panchina di Ragusa in B Eccellenza, e l’ho seguito anche nella sua esperienza goriziana. Sono stato capo allenatore a Battipaglia, Benevento, Ragusa e Montegranaro, che nel 2001 , con grande orgoglio ho portato dalla serie B alla A2.
Sempre nel 2001 sono diventato allenatore Settore Squadre Nazionali della FIP. Da assistente allenatore Nazionale A ricordo il Bronzo del 2003 a Stoccolma ma anche un terzo posto nel 2005 da capo allenatore col gruppo under 18 in Serbia. Con l’annata 1996/1997 ho conquistato il quarto posto al Campionato Europeo Under 16 ottenendo la partecipazione al Mondiale di categoria.”
Quali sono le caratteristiche che la contraddistinguono come allenatore?
“Passione, perseveranza, dubbi; la cosa che mi contraddistingue è sicuramente l’entusiasmo che mi piace trasmettere, oltre la mia attenzione e preoccupazione di migliorare i giocatori sia dal punto di vista tecnico, che da quello tattico ed individuale.
La mia attenzione più grande è quella di lanciare i giovani, che spesso vanno sottovalutati o lasciati da parte; invece ritengo che siano la risorsa più grande che abbiamo e che deve essere valorizzata”.
Quali pensa siano le caratteristiche che un allenatore debba avere?
“Sicuramente il ‘saper essere’: prima di tutto ognuno di noi è una persona; poi un allenatore. L’importante è trasmettere i propri valori, acquisiti tramite studio e sacrifici,e saper dimostrare ai ragazzi che quello che fai per loro è per il loro bene.”
Quale sarà l’argomento dell’appuntamento?
“L’argomento che tratterò sarà ‘il miglioramento dei fondamentali all’interno di un sistema offensivo nel settore giovanile’: proverò a porre dei dubbi, esplorare un mondo apparentemente difficile, ossia quello del settore giovanile; con metodo e didattica si può sicuramente migliorare i nostri ragazzi.”
Che cosa consiglierebbe ai nuovi corsisti?
“Grande passione , entusiasmo : quando si ha passione bisogna fare dei sacrifici. Se il percorso creato è quello giusto, mettendo in discussione e superando i propri limiti si possono ottenere brillanti risultati.”
Cosa pensa della formazione online?
“Credo che abbiamo scoperto (o riscoperto)qualcosa di molto utile, affascinante e bello; la tecnologia ci ha aiutato a tenere la mente occupata e spero che non ci si dimentichi che si possono fare corsi, clinic etc.. anche così; continuando in questa direzione potremmo provare a fare un passo avanti rispetto ad altri.”
Non resta che darvi l’appuntamento a martedì.
Chiara Zanella