Il prossimo compito dei biancorossi di coach Dalmasson sarà il confronto al Palarubini con la BK Recanati, team che siede al penultimo posto della classifica con sole quattro vittorie e ben quindici sconfitte.
Teoricamente lo scontro Trieste-Recanati sembra facile ma – oltre al doveroso rispetto dell’avversario – si deve fare attenzione a quanto Recanati ha fino a questo punto evidenziato: 1377 punti subiti 1465 la somma relativa alle realizzazioni, contro i 1404 punti firmati dalla compagine triestina che di punti al passivo segna appena 1382, dunque dati eloquenti per entrambe i quintetti. Trieste ritorna sul parquet amico dopo la superlativa prova di Bologna dove, dopo aver quasi sempre giocato in vantaggio, ha conquistato i punti in discussione per una realizzazione a fil di sirena della “new entry” Nelson.
Prestata la dovuta attenzione alle qualità dell’avversario di turno, coach Dalmasson dovrà dar modo a non pochi dei suoi di migliorare il rendimento, o meglio renderlo compatibile. Trieste infatti ha assoluto bisogno di un contributo nel punteggio, e non solamente, di Pecile che è stato “acquistato” sia per la sua esperienza che per le buone medie di realizzazione. Inoltre non è pensabile, per Canavesi e Pipitone, che nel tabellino finale appaia una virgola (cioè zero punti).
Certamente lo staff tecnico guidato da coach Dalmasson si adopera al meglio sia per la maturazione dei giovani che per il mantenimento di forma per il resto del gruppo, ma se tre su dieci (qualche volta quattro su dieci) risultano “scarsi” nelle prestazioni periodiche, qualcosa deve cambiare. Dopo aver acquisito il main sponsor, al momento dell’aumento del 100% del capitale sociale, mentre si stanno discutendo i dettagli della proposta gestione del Palarubini da parte del sodalizio biancorosso, l’esprimersi al meglio da parte dei giocatori risulta costituire “un must”.
Sulla carta l’affermazione su Recanati appare certa, quasi sicura, c’è bisogno di ritrovare Pecile e migliorare la prestazione di Pipitone e Canavesi.
Attila Frizzo