Una continuità spaventosa quella dell’Abf, che anche in una giornata non brillantissima riesce a superare Sarcedo, a mantenere l’imbattibilità casalinga e a fare un altro passo verso quei play-off che si stanno per trasformare, salvo cataclisimi al momento imprevedibili, da sogno a splendida realtà.
Qualche brivido all’inizio dell’ultima frazione, quando le venete avevano messo la freccia portandosi a +3, poi la reazione di carattere che ha portato al controbreak al 62-54 finale. Non è stata la miglior Abf della stagione, soprattutto per la qualità del basket espresso, nè poteva esserlo, con diverse giocatrici che in settimana non si sono potute allenare al meglio (la Rosso per un problema muscolare, la Furlan per motivi di studio), con la Sustersich ancora indisponibile, e, in generale, con la stanchezza che comincia a farsi sentire in elementi che hanno tirato la carretta tutto l’anno. Ma la forza dell’Abf di quest’anno è quella di avere tante protagoniste capaci di fare la differenza anche dalla panchina e di surrogare al meglio, anche come produttività offensiva, le titolari.
Quella con Sarcedo è stata la partita di Rosati (15 punti) e Buiatti (14), che si sono divise la palma di migliori in campo. “La Rosati ha giocato una partita pressochè perfetta, infallibile al tiro – racconta coach Banello – e la Buiatti è stata fondamentale, visto che la Degrassi non era al meglio e la Sustersich era ancora assente. Sono ragazze che sono cresciute molto assieme alla squadra, la Rosati ne è un esempio. Veniva da un contesto di gioco diverso, ha lavorato forte per inserirsi nel nuovo sistema e adesso è protagonista. Tutto ciò dimostra che il lavoro paga e che se il sistema funziona tutte le giocatrici ne traggono benefici e allo stesso modo, ribaltando il concetto, il sistema non ne risente se le protagoniste cambiano di giornata in giornata”.
Una cosa è certa, l’Abf sta meritando la posizione che occupa. “Penso di poter dire di sì – continua il tecnico monfalconese – non siamo lì per caso. Questo gruppo lavora insieme da 3 anni, le giovani, Battistel e Rosati soprattutto, sono ormai mature, quest’anno abbiamo recuperato da un infortunio il playmaker titolare (la Croce, ndr), il gruppo è compatto. Insomma, l’ossatura c’è e c’era, si trattava di arrivare alla maturazione”. Ora si tratta però di mantenere la concentrazione fino alla fine. “Esatto – chiude il coach – dobbiamo limitare quei cali di concentrazione che abbiamo visto anche contro Sarcedo. Tante volte siamo andati avanti e poi ci siamo fatti rimontare. Sappiamo che tutti adesso vogliono battere la seconda in classifica e che adesso siamo noi quelli che hanno qualcosa da perdere, serve mantenere alte attenzione, motivazioni e umiltà”. Adesso l’Abf è attesa da due derby regionali: sabato il big-match di Muggia e poi alla Verde mercoledì 17 febbraio per il turno infrasettimanale contro l’Oma Trieste.