Conferenza stampa in forma telematica per la presentazione di coach Alessandro Ramagli che ha già preso i primi contatti con l’ambiente gialloblù con l’allenamento di giovedì pomeriggio e venerdì mattina. All’orizzonte c’è già la gara di campionato in programma domenica, sul campo di Biella, la sua prima della seconda avventura in gialloblù.
Ad aprire l’appuntamento con i media è stato il Vicepresidente Giorgio Pedrollo: “Presentiamo un viso ben noto, un coach importante per Verona perché ha fatto 3 anni, a mio avviso, splendidi, nonostante una delusione ma anche una grande gioia, la Coppa Italia di Serie A2. Voglio ringraziare Andrea Diana per il lavoro che ha fatto: un professionista eccelso e una bravissima persona. Abbiamo individuato in Alessandro Ramagli il suo successore, personalmente lo reputo uno tra i migliori allenatori della categoria e non solo, considerando la tanta esperienza nella massima serie. Trovarlo così carico è un piacere, devo dire che è stato bravo Alessandro Giuliani nella trattativa. Ramagli credo sia l’allenatore giusto in questo momento con leadership e carisma. Alessandro ha avuto la squadra ieri in mano per mezz’ora, oggi l’ha vista per la prima volta. La nostra speranza è quella di vincere subito già da domenica e faremo di tutto perché sia così, però è chiaro che non possiamo pretendere immediatamente i miracoli, dobbiamo dargli il tempo per lavorare”.
Coach Ramagli, ha esordito: “Un saluto affettuosissimo ad Andrea Diana, è un ragazzo che conosco benissimo perché sono stato suo allenatore, quando lui aveva 10 anni e io ne avevo 20. Veniamo dalla stessa città, c’è un affetto reciproco però questo è il mestiere dell’allenatore, nello sport sono cose che succedono”.
“Sono andato via da Verona nel 2015 per un episodio deludente, finendo in quel modo una stagione che sembrava trionfale. Di solito in quei casi i rapporti si rompono e invece non è stato così. In questi anni mi è capitato spessissimo di sentire il presidente Gianluigi Pedrollo, il vicepresidente Giorgio Pedrollo ma anche il general manager Alessandro Giuliani. Però non sono qui perché devo tornare fra amici, sarebbe assolutamente uno sminuire quello che è necessario fare. Noi dobbiamo essere subito pronti ad entrare in guerra, abbiamo 11 partite in 44 giorni da giocare. Abbiamo bisogno di vincere perché in questo momento la classifica è una classifica deficitaria che ci vede esclusi dalla lotta playoff, anzi per certi versi ci vede anche coinvolti in qualcosa di diverso. La classifica dobbiamo guardarla oggi e non guardala mai più. Dobbiamo vivere con grande attenzione il nostro presente che è l’allenamento di oggi, una squadra che io oggi vedrò giocare in campo per la prima volta in una situazione di competizione, e la partita di domenica a Biella. Dobbiamo avere degli step molto vicini perché questo è l’unico modo, quindi dobbiamo avere il senso di urgenza che però non significa fare cose solo quando hai le spalle al muro, ma fare le cose giuste quando è necessario che queste cose vengano fatte. Tutti quanti dobbiamo sintonizzarci sulla stessa lunghezza d’onda perché abbiamo bisogno di scuotere una situazione che stava diventando troppo complicata, dobbiamo metterci tutti quanti del nostro e io sono venuto qua per essere un contribuente significativo”.