I reggitori, cioè quelli che dovrebbero essere i cervelli pensanti, della pallacanestro – Lega basket e Federazione Italiana Pallacanestro – vivono con il grande piacere di portare sui parquet nazionali tutto quello che si evolve negli Stati Uniti d’America. Non appena la NBA modifica qualcosa che riguarda le zone del campo – siano esse quelle del tiro da tre punti che i rettangoli e i semicerchi di sotto canestro e non ultimi i movimenti degli atleti – i nostri bravi dirigenti si precipitano ad adeguare il regolamento a quanto fa la federazione che gioca il più bel basket del mondo, al vero a livello spettacolo.
La linea di conduzione fintantochè copia quasi in modo tale e quale quello che si modifica nel campionato stelle e strisce potrebbe avere anche valenza di intenzione migliorativa, se però i signori che certamente non svolgono la loro attività a motivazione amatoriale – e che vivono di basket non giocato – vanno a scimmiottare quanto si evidenzia nella conduzione dei massimi campionati di calcio, traspare evidente che il seguire le orme degli altri non è sempre pertinente, realizzabile, utile e . . . economico.
I vertici della Lega Basket e della Federazione Italiana Pallacanestro hanno voluto o forse accettato che non poche gare si svolgano durante le serate dei giorni lavorativi settimanali. Si è giunti a stabilire che un turno, o più, abbia a svolgersi il mercoledì sera partendo dal principio – ovviamente – tanto il basket riesce sempre a riempire i palazzi dello sport. I cervelli pensanti non hanno tenuto conto che da anni al mercoledì sera si giocano gare importantissime della pedata nazionale, europea e mondiale.
Per por rimedio all’eventuale calo di presenze la Nuova Pallacanestro Trieste 2004 – Alma ha creato la soluzione, tres chiques, di dare l’opportunità agli abbonati di invitare una persona ciascuno versando la modica cifra di euro 2 e poter ottenere la somministrazione di un sandwich e bibita al prezzo di stralcio di euro 5, mentre per i non abbonati al costo di euro 7 per il medesimo menu! L’intelligente escamotage triestino evidenzia che quanto stabilito dai cervelli pensanti non è confacente alle casse dei sodalizi cestistici del bel paese.
Mentre la strategia del club biancorosso pensava alla difesa, in quel di Matera si consumava il fattaccio dei due punti persi; ritornare sulle motivazioni e sul comportamento dei primattori sarebbe ingiusto e ripetitivo, anche perchè la formazione biancorossa si è subitamente riscattata superando la non facile squadra di Chieti con il probante punteggio finale di 82 a 68.
La più che positiva prestazione del quintetto triestino premia i non pochi fans che al Palarubini hanno voluto tifare anche per vendicare la batosta subita dai boys di Dalmasson in quel di Chieti per il girone di andata.
E’ estremamente positiva la vittoria anche perchè propiziata dalle prestazioni del ritrovato Pecile e lo “stato di avanzamento” per la maturazione di Pipitone, i progressi di Bossi e la solita alternanza tra l’eccellente e il sorprendente dinamico Parks.
Attila Frizzo