Dopo il rientro in Italia, il ritorno nella sua regione d’origine. Il Friuli Venezia Giulia è pronto a riabbracciare la triestina Martina Mosetti, guardia classe ’95, nuovo innesto in casa Libertas Basket School Udine. La giocatrice si unisce alle volpi al termine del proficuo biennio trascorso in maglia Alpo Basket: con il team veronese, viaggiando a 5.3 punti di media in campionato in 50 incontri di A2, l’atleta ha guadagnato un ruolo di tutto rilievo in quella che, ormai da qualche anno, è fra le principali candidate al grande salto di categoria.
Prima di vivere da protagonista le emozioni del torneo cadetto, però, Martina ha toccato con mano il grande basket made in USA. Grazie a una borsa di studio, infatti, la cestista giuliana, nel 2014, si è potuta trasferire al Boston College, in Massachusetts. Da allora, per quattro stagioni, la giocatrice ha militato in Acc ed Ncaa perorando la causa delle Eagles (22.4 minuti a partita, 3.7 punti di media).
È in terra natia, ad ogni modo, che l’ex Alpo ha mosso i primi passi della sua ancor giovane carriera: dal Centro Minibasket Tigrotti del circuito Azzurra Trieste, in breve tempo, Martina ha bruciato le tappe esordendo in prima squadra a soli quindici anni (Serie B 2010/11). Rimbalzando fra Schio (A1) e Sarcedo (B), dal 2012 al 2014, la giocatrice ha quindi posto le basi per un brillante futuro nel mondo della palla a spicchi. Un futuro che l’ha condotta alla corte di coach Massimo Riga.
Martina, cosa ti ha spinta a rientrare in regione?
“Dopo aver vissuto tanti anni lontana da casa, la prospettiva di poter aderire a un bel progetto a breve distanza da Trieste è stata allettante, convincente. Due anni fa scelsi di tornare in Italia per stare vicina alla mia famiglia: ora ho colto l’occasione di poter ridurre ulteriormente la distanza che ci separa”.
Hai già avuto modo di confrontarti con il coach?
“Lui è stato un altro motivo che mi ha convinta a venire a Udine. Prima di giungere a una scelta legata al prosieguo del mio percorso, ho parlato con lui e ne è nato un dialogo proficuo, nel quale credo che ognuno dei due abbia fatto una buona impressione all’altro. Ero già stata allenata da coach Riga in Nazionale Under 20: mi ha fatto piacere rincontrarlo a distanza di qualche anno. So che potrà dare tanto alla squadra ed io, con lui, sono sicura di poter migliorare ancora”.
A tal proposito, quale contributo pensi di poter dare al team orange?
“Sono una giocatrice determinata. Che si tratti di allenarsi, di metterci energia o duro lavoro, io non mi tiro indietro. Confido che questa mia caratteristica possa sin da subito diventare una certezza per il coach e le mie compagne. La squadra sarà molto giovane: per tale motivo, mi piacerebbe portare nel gruppo un po’ della mia esperienza, di questa mia sicurezza. Spero di riuscire ad affermarmi come la persona che, nei momenti di difficoltà, sia in grado di dare il proprio contributo per riportare il giusto equilibrio all’interno del gruppo”.
Che obiettivi di poni, dunque, per la prossima stagione?
“Innanzitutto, è doveroso riconoscere come il livello del Girone Nord sia cresciuto ancora di più rispetto allo scorso anno. In termini di collettivo, un obiettivo ambizioso, ma giusto, potrebbe essere quello di ottenere la qualificazione alla Coppa Italia. Ma in ogni caso, all’inizio dell’anno, preferisco non porre alcun limite a quel che il gruppo potrà raggiungere. Sul piano personale, voglio fare una stagione migliore di quella appena trascorsa; ci terrei ad essere più presente, a garantire maggiormente il mio apporto in quelli che sono i miei punti di forza. Sono motivata e al tempo stesso entusiasta per questa nuova avventura”.
Ufficio Stampa LBS Udine – Simone Narduzzi