Dopo aver “saccheggiato” il CSKA di Hackett e Shengelia, la capolista Virtus approda nel golfo di Trieste col preciso intento di portare a casa due punti facili: dall’altra parte Ciani non potrà schierare il neo-acquisto Clark, ma ciò che più importante è dare seguito alla “riabilitazione” mentale e fisica di quel gruppo che – sino a pochi mesi fa – veleggiava nella parte più alta della classifica stagionale.
I quarto
Ai raddoppi biancorossi su Shengelia seguono dei comodi scarichi per i tiratori virtussini: “V” nere subito avanti sul 13-4: il successivo 4/4 dall’arco suggerisce a Ciani un subitaneo timeout, perché i suoi sono già sotto di 12 lunghezze (16-4). L’attacco giuliano è eccessivamente dipendente dalle triple di Banks (che non entrano) e Jaiteh rigira il coltello nella piaga con qualche buon rimbalzo offensivo; meglio non alzare lo sguardo verso l’Allianz Wall, perché il passivo è già pesante, ma, perlomeno, l’ingresso di Konate è discreto (26-10 per Bologna). L’ingresso di Sua Maestà Milos coincide con un assist venusto e un fallo subito sul tiro da tre punti: che bella pallacanestro sul parquet! Primo quarto concluso sul +18 per una superba Virtus (34-16).
II quarto
Il gap qualitativo è indubbio e – a fronte di quest’imparità – l’unica analisi possibile riguarda ciò che l’Allianz può fare e deve fare: finora, difesa e attacco sono insufficienti e pochissime le idee in costruzione del gioco. Le marcature ospiti sono più che aggressive ma ci sono palle perse (quella di Cavaliero, ad esempio) che si possono evitare, layup a venti centimetri da canestro che Grazulis “deve” segnare e chilometri di spazio che a Mannion non devono essere concessi: a metà frazione Virtus avanti 42-24. La formazione di Scariolo vede affievolirsi l’agonismo iniziale e finalmente Trieste entra in partita: il “comeback” di Banks riporta i suoi a -14 (54-40).
III quarto
Ancora troppi, troppi i secondi e tripli possessi offerti su un piatto d’argento ai bolognesi: tuttavia l’Allianz trova la convinzione giusta per riemergere sul -13 (51-64). Weems (4/4 dall’arco) sta giocando un basket sontuoso ma il silenzioso Adrian Banks risponde con 21 punti sullo score (giuliani sul -13). Comprensibile il calo dei bianconeri durante questa terza frazione e una super transizione di Konate vale il -10 (61-71): gli ospiti, un po’ frastornati, conducono 73-64.
IV quarto
La stoppata di Grazulis su Teodosic rianima il pubblico di casa ed è importante vedere i biancorossi così ardimentosi in fase difensiva: l’entusiasmo si spegne sulle due triple di Alibegovic e Teodosic e su qualche rivedibile scelta arbitrale. A metà frazione Virtus avanti 81-71. Campogrande, poi Banks ed infine Davis: un virtuosismo à la Franz Liszt e Trieste torna addirittura a -4 (83-79): Cordinier e Weems salgono in cattedra e ora la sfida è ufficialmente riaperta. I possessi decisivi vengono malamente sprecati dall’attacco di casa (stanchezza o frettolosità?) e la più matura Virtus “gela” il pallone fino all’ultima sirena di questa contesa.
Allianz Trieste vs Segafredo Bologna 81 – 92 (16-34, 40-54, 64-73)
Allianz Pallacanestro Trieste: Banks 26, Grazulis 18, Konate 8, Cavaliero, Mian 2, Davis 3, Campogrande 6, Fantoma, Lever 2, Deangeli 2, Delìa 13. All. Ciani
Virtus Segafredo Bologna: Pajola, Teodosic 8, Alibegovic 10, Weems 16, Shengelia 9, Jaiteh 18, Mannion 6, Sampson, Tessitori 4, Ruzzier, Hackett 9, Cordinier 12. All. Scariolo
Rajone