Lino Lardo, il “ministro della difesa” per la GSA Udine

Il coach di Loano ha infuso un positivo atteggiamento a livello di difesa, nella squadra bianconera: solo 49 i punti segnati da Varese contro la GSA.

Lino Lardo a colloquio con un arbitro.

Ritorniamo al classico appuntamento del martedì, con il quintetto ideale della settimana: nei pochi giorni che ci separano dalla Coppa Regione Fvg di C Silver e dal weekend di Pasqua, andiamo a scandagliare le cifre e le prestazioni dei giocatori che si sono maggiormente messi in luce nell’ultimo turno di campionato.

PLAYMAKER: come regista della settimana premiamo Marco Bacchin (Calligaris Corno di Rosazzo). Arrivato in estate alla corte dei seggiolai, questo playmaker di 185 centimetri nato nel 1997 lo scorso anno si suddivideva fra la C Silver dell’Ubc Udine e la Serie B con la maglia dell’Apu: quest’anno ha la prima occasione “vera” da senior, nella quale gioca minuti importanti ed ha un ruolo attivo nelle rotazioni. Non ha perso occasione di dimostrarlo nell’incontro con la TFL Arzignano, dove è riuscito a rendersi utile nei minuti concessigli da coach Marco Rovere: Bacchin ha sfoderato il suo istinto offensivo, siglando 17 punti e spalleggiando alla grande il realizzatore principe Tonetti. Ha tutto il futuro davanti, considerato che non ha nemmeno diciannove anni: il fatto di avere giocatori come Tonetti o Graziani al proprio fianco, poi, è una polizza assicurativa per quel che riguarda il fatto di “apprendere il mestiere”.

GUARDIA: lo inseriamo come guardia, lui che è una “combo guard” capace di portare su la palla, ma con istinti offensivi che lo possono tranquillamente far classificare come un “2”. Si tratta di Luca Manservisi, giocatore classe 1990 dell’Ardita Gorizia. E’ stato fuori per diverse partite, ha avuto problemi fisici, ma “Manswer” è certamente una pedina fondamentale del telaio di coach Giovanni Busolini: contro la Fluid System Tarcento, nella vittoria per 75 – 69 della sua formazione, ha prodotto un match assolutamente positivo. Le sue conclusioni dalla lunga distanza hanno fatto malissimo alla difesa di Andriola, che ha visto Manservisi siglare ben 23 punti: il trio formato assieme a Marcetic e Nanut, ha combinato per 58 punti complessivi, risultando davvero indigesto per i biancoverdi. Ha grandi doti realizzative che, unite ad una condizione fisica in netto miglioramento, gli permetteranno di essere un’arma preziosa a favore dell’Ardita, in questo finale di campionato.

ALA PICCOLA: citazione per il giocatore più rappresentativo del San Vito Trieste, ovvero il capitano Diego “Ciky” Salvador. Esterno di 188 centimetri classe 1989, Salvador è il classico giocatore di estrema concretezza, che può mettere la museruola a qualsiasi attaccante della categoria ma anche mettersi in proprio e risultare produttivo in attacco. Il San Vito, dopo l’addio di Perin, da due partite si è affidato all’esperta guida di Lucio Martini e sta ottenendo risultati interessanti in Poule Retrocessione: contro Roraigrande, con una prova corale, i triestini hanno archiviato la pratica con il risultato di 48-82 grazie ad una ripresa notevole. Salvador, nel frangente, è stato il miglior marcatore con 13 punti a referto: ma non sono tanto le realizzazioni che ne fanno un giocatore più che positivo, quando per l’apporto complessivo che ha saputo dare sul campo, da vero e proprio equilibratore della squadra. Chapeau.

ALA FORTE: menzione d’onore, nel ruolo di “4” per Andrea Gabai, lungo della Libertas Cussignacco. Impegnati nella Poule Retrocessione, i friulani si stanno mettendo in luce, determinati come sono a conservare la categoria: quello contro Perteole (vittoria fuori casa con il punteggio di 81-83) è stato un successo particolarmente importante perchè mantiene “Cussi” nel gruppone centrale, lontano dalle posizioni più pericolanti. Il protagonista dell’affermazione sul parquet bassaiolo è stato proprio Gabai, uno di quei giocatori di estrema concretezza, che sta trovando una notevole continuità offensiva e contro gente del calibro di Canciani, Mazzitelli e Blasco, ha prodotto un match da 21 punti segnati, risultando fondamentale per gli equilibri offensivi interni del team di Rizzo.

PIVOT: il miglior centro della settimana è Diego Nata (Bluenergy Codroipo), lungo che sta davvero devastando qualsiasi pariruolo della categoria. Il pivot di Portelli, 198 centimetri classe 1993, ha messo a ferro e fuoco il pitturato di San Daniele del Friuli nella vittoria della sua compagine: per lui, parlano le cifre. Diciannove punti realizzati, quindici rimbalzi catturati, cinque falli subiti e tre recuperi: valutazione? 31. Che altro dire? Che si sta conquistando, per il secondo anno consecutivo, la palma di miglior pivot del campionato. Codroipo non può prescindere dal suo rendimento, per arrivare fino in fondo in questa stagione e Nata sta rispondendo “presente” alle chiamate dei suoi compagni.

SESTO UOMO: lo inseriamo come sesto uomo, pure se spesso è in quintetto base nello scacchiere di Andrea Paderni. Stiamo parlando di Matteo Cianciotta (Latte Carso Ubc Udine), guardia di 190 centimetri nato nel 1994, che nel big match contro il Breg San Dorligo della Valle si è preso il lusso di segnare un ventello tondo tondo, contro giocatori del calibro di Carra, Pigato, Cigliani e Slavec. Esterno dotato di mano morbidissima, specialmente dalla distanza, è molto utile sia sugli scarichi che nel tiro dal palleggio e, insieme a Floreani, è l’elemento che infonde grande pericolosità perimetrale all’attacco della compagine friulana. Se il Latte Carso sta viaggiando a ritmi altissimi ed ha conquistato le semifinali di Coppa Fvg, una buona parte del merito è pure sua.

COACH: Sicuramente una nota di merito va spesa per Lino Lardo (GSA Apu Udine), che sta conducendo la sua squadra al primo posto nel Girone B di Serie B. Non facilissimo “plasmare” un team del genere a propria immagine e somiglianza, ma Lardo è stato molto bravo ad infondere una certa qual cultura del lavoro ad un gruppo che ha tanti giocatori sovradimensionati per la categoria. Disponibilità al sacrificio e gioco di squadra, senza eccessivi individualismi: questi i fondamenti della Apu Udine di Lardo, che anche contro Varese ha dimostrato di saper difendere, eccome. Solamente 49 i punti segnati dalla malcapitata Robur Et Fides contro Marchetti e soci, che non avranno brillato in attacco ma hanno comunque trovato il modo di staccare il referto rosa ed aggiudicarsi altri due punti utili per la classifica.