Anche ieri sera l’Humus ha fatto valere la norma che al PalaMicheletto non si passa; ad essere sinceri l’unica che ha contravvenuto a questo principio è stato il Centrosedia, nell’ormai lontano 5 novembre (sesto turno di andata) ma era un’altra Humus (all’epoca una sorta di infermeria permanente) e Corno la “signora” squadra che è tutt’ora. L’avversario di questo anticipo della settima di ritorno era la Longobardi Cividale del Friuli, che all’andata aveva inflitto una severa sconfitta ai ragazzi di coach Fantin (102-89), si tratta di una squadra formata da un telaio di giovani molto interessanti e integrata da due giocatori di categoria superiore (Alessandro Petronio e Marco Gasparini, che anche sul parquet sacilese non si sono smentiti portando a casa un bottino personale, rispettivamente, di 27 e 21 punti) che propone un basket piuttosto “tecnico” e con una rilevante attitudine alla velocità di esecuzione.
Il rischio per l’Humus era quindi di accettare questa interpretazione di gioco in cui i friulani esibiscono un vero e proprio punto di forza, in realtà sono stati invece i portacolori bluarancio ad evidenziare un gioco vivace e fatto di improvvise accelerazioni, infatti, l’incontro è cominciato con un impetuoso 8-0 sostenuto dalla grande verve del giovane Del Ben a cui i cividalesi hanno risposto con un controbreak di 0-6 ma che comunque è stato ben rintuzzato dai padroni di casa che al 4° conducevano con un perentorio 14-6, l’azione dei sacilesi è continuata costante nel proseguire del tempo fino a fissare il punteggio di fine quarto sul 30-14.
La seconda frazione si è aperta sulla costante già vista alla fine del periodo precedente andando a siglare, a cavallo dei tempi, un parziale di 13-0 che al 2° minuto evidenziava sul tabellone il risultato di 38-14, la reazione ospite è apparsa abbastanza timida e affidata in massima parte all’estro dei suoi due temibili esterni e il vantaggio Humus si è quindi attestato a fine quarto a 26 lunghezze (57-31, con un parziale di 27-17).
Al rientro dopo l’intervallo lungo i “forogiuliani” sono apparsi maggiormente determinati e hanno progressivamente eroso il divario portandosi al termine della frazione sul risultato di 71-56 (14-25 per gli ospiti), dimostrando una seria intenzione di tentare un rientro nemmeno immaginabile dieci minuti prima.
L’ultimo quarto è cominciato sulla scia precedentemente tracciata, con una Longobardi lanciata verso il tentativo di rimonta che verso la fine del 4° minuto vedeva il tabellone fermo sul 80-67 e che all’8°, grazie ad un maiuscolo Petronio, si portava a sole 10 lunghezze (88-78), da questo momento – grazie ad un ispirato Gri, al “solito” Reams e al muscolare Bianchini – la perentoria reazione sacilese (break di 12-0) ha infine determinato il punteggio finale sul 100-78.
Oltre alla grande soddisfazione della limpida vittoria, la squadra ha ancora una volta dimostrato grande determinazione e capacità di produrre un gioco spettacolarmente offensivo e con una notazione tecnica importante, infatti, in caso di arrivo in parità tra le due formazioni il quoziente canestri risulta favorevole ai colori Humus (-13 all’andata e +22 al ritorno, pari ad un vantaggio di 9 punti negli scontri diretti). Come già ricordato, la squadra ha ragionato e creato in maniera univoca ma su cui risulta “quasi” obbligatorio citare la prestazione di alcune individualità: Giovanni Del Ben, (probabilmente uno dei migliori giovani dell’intero campionato, si tratta infatti di un playmaker del 2004), con 17 punti (5/6 da tre e 2 assist) si è posto in evidenza sostenendo la prima grande accelerazione dell’incontro e ha dimostrato grande maturità anche nelle fasi di conduzione del gioco; Aaron Reams (27 punti, con 6/9 da 2 e 5/9 da 3, 13 rimbalzi e 3 assist), pur non avendo ormai la necessità di dimostrare il proprio valore è stato protagonista assoluto in tutte le fasi di gioco; Andrea Gri, nonostante un minutaggio contenuto (18 minuti) a causa di un lieve risentimento fisico, ha dimostrato il suo sempre indomito spirito guerriero (17 punti con 2/5 da 2 e 4/7 da 3 oltre a 5 assist); Jonathan Jones, il nuovo arrivato (alla sua seconda apparizione in campo) ha dimostrato le proprie doti sia nel ruolo di costruttore di gioco che di realizzatore palesando già una buona intesa con i compagni (16 punti e 2 assist); Stefano Cescon (7 punti e 4 assist) è stato la costante cerniera tra i reparti integrando le fasi di difesa di grande intensità coniugata con la capacità di mettersi sempre a disposizione dei compagni; Stefano Bertola e Gioele Bianchini, gli assoluti intercambiabili ovvero che siano in campo l’uno o l’altro si contraddistinguono per il “mai un pallone sprecato” e tanta solidità sotto i tabelloni (rispettivamente, 6 e 7 punti oltre a 2 e 9 rimbalzi stasera); Edoardo Palazzi – che purtroppo, a causa di problemi di lavoro, ha potuto allenarsi poco questa settimana – ovvero l’uomo che ha sempre pronta la cartuccia in grado di “spaccare” la partita (3 punti con una “tripla” nel momento clou del secondo quarto). Il prossimo terreno di sfida è rappresentato ora dall’appuntamento di sabato 4 marzo (ore 18.45) ancora al PalaMicheletto dove scenderà la coriacea formazione dell’UBC Udine, in una sorta di “spareggio” per recuperare preziose posizioni in classifica.
Ufficio Stampa Humus Basket Sacile