Si è chiuso nel migliore dei modi il Dogus Basketball Tournament, torneo di pre stagione che, in una culla del basket come Zara, ha animato tre giornate con pallacanestro di alto livello, nomi altisonanti e partite seguite da molti spettatori, oltre ovviamente ad eventi collaterali che hanno “condito” il tutto. Il motore portante di tutto ciò è Zdenka Zrilic: si, proprio così, una “donna al comando” che ha azionato una vera e propria “rolls royce” dei tornei pre-season, visto che nella manifestazione croata si sono susseguiti sul parquet nomi altisonanti come Bayern Monaco, Fenerbahce, Olimpiacos, Stella Rossa Belgrado, Darussafaka ed i padroni di casa di Zara.
Conclusa la fatica del torneo, quali eredità trarre dalla tre giorni?
“Siamo soddisfatti! Siamo stati in grado di portare un pezzo di Eurolega a Zara. Riuscire ad avere cinque partecipanti alla prossima Eurolega durante un torneo di preparazione prestagionale è un grande successo. Tutti i nostri ospiti sono rimasti stupiti e ci hanno riempito di complimenti, che è un’indicazione che siamo sulla strada giusta. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati per quest’anno. La cosa più importante, a margine del torneo, è il fatto di aver concordato una nuova cooperazione e progetti, in maniera da partire già ora con la programmazione della prossima edizione”.
Qual è il grado di rispondenza di appassionati e sponsor verso questi eventi?
“Direi che c’è stato un ottimo movimento, per un sacco di cose; ma soprattutto per le medaglie e trofei che sono stati fatti nel Museo del Vetro Antico di Zara. Abbiamo presentato il processo di produzione delle medaglie ai partecipanti del torneo. Tutti sono rimasti impressionati ed i rappresentanti del Bayern Monaco hanno immediatamente avviato la collaborazione con il museo, ordinando speciali doni di Natale con lo stemma del club”.
Com’è andata a livello di presente e, soprattutto, Zara a che punto è nel confronto con le grandi realtà europee?
“Gli sponsor hanno risposto bene e riconosciuto il torneo. Certamente c’erano più tifosi durante la prima giornata, in cui Zara giocava con l’Olympiacos. Il fatto che si tratta di un torneo di preparazione e non c’è una vera sensazione di competizione influisce sul numero di spettatori; ci sono anche alcune innovazioni organizzative che portano il gioco, in termini di organizzazione, vicino agli standard dell’Eurolega e che richiedono tempo per radicarsi tra i tifosi. Tuttavia credo che, rafforzando le cose, il BC Zadar andrà a posto. Quando BC Zadar diventa competitivo, più forte, i fan riempiranno le tribune”.
Registri anche tu una crescita nel movimento cestistico tedesco?
“Il basket in Germania è in crescita, è una cosa che vogliamo replicare anche a Zara. Fare in modo che il fatto di venire alla partita diventi “una vacanza in famiglia”, un luogo per divertirsi. I palazzetti, in Germania, sono pieni; si investe sui professionisti e sugli specialisti, si lavora con i giovani e una grossa fetta del lavoro la fa il marketing. Ci si spende molto per rafforzare la presenza del basket e renderlo ancora più popolare”.
Rispetto alle “capitali” dell’Eurolega, qual’è il livello di Zara, a questo punto?
“La pallacanestro a Zara, nella città di basket, è stagnante, e stiamo cercando con questo torneo di iniziare una nuova ondata positiva: mi auguro che ci riusciremo. La dichiarazione di coach Svetislav Pešić (Bayern Monaco) che ha detto che il nostro torneo è un inizio per portare Zara nuovamente al suo giusto posto sulla mappa del basket europeo, ci incoraggia a continuare a lavorare”.
Pensi quindi che questo evento aiuterà questi scopi nel prossimo futuro?
“Certo! Questo è un modo per dimostrare che si può fare”.
Lasciaci con qualche appetitosa anteprima per il 2016…
“Abbiamo già cominciato con i preparativi per il prossimo torneo; entro la fine di novembre sapremo la data esatta. Abbiamo raggiunto un certo numero di collaborazioni commerciali con il mercato greco, turco e tedesco. Con questa unione di forze vogliamo consolidare il nostro “ranking” che al momento ci vede come il torneo prestagionale numero uno in Europa. Stiamo introducendo innovazioni e dovrete aspettare per conoscerle. Posso solo dire che abbiamo preso contatti con alcuni club e che ci saranno piacevoli sorprese.”