Nel periodo forse più buio della stagione biancorossa la squadra (orfana di Reyes e di Ruzzier) di coach Christian affronta l’Umana Chiusi in una gara da vincere a tutti i costi. È importante reagire con forza a questo impasse e c’è bisogno di riconquistare la fiducia dei propri tifosi, dopo le ultime deludenti prestazioni e soprattutto considerando che l’avversaria si trova all’ultimo posto della classifica.
I QUARTO
Sono proprio i triestini Dellosto e Visintin a siglare i primi canestri per Chiusi ed è sufficiente una blanda zona 2-3 per soffocare le offensive di Brooks e compagni: sull’8-0 ecco il timeout di Christian ed ecco i fischi di parte del pubblico di casa. Il muro difensivo triestino è fragilissimo (Dellosto ne mette 9, con personalità) e le idee d’attacco sono poche e mal acconciate: 17-7 per l’Umana. La girandola di cambi continua a scontentare i cestisti alabardati, che evidentemente non hanno modo di entrare “in partita” e – contemporaneamente – la scelta di rifugiarsi nel tiro dalla lunga si rivela infelice. In questa pallacanestro povera di qualità, Brooks riesce almeno a segnare 7 punti (top scorer dei suoi) e assieme a Vildera (6) guida la rimonta sino al -4 (24-20 per i toscani).
II QUARTO
Per gli ospiti pesano i due falli di Visintin, che aveva ben figurato, ma proprio nel momento d’oro per Vildera (salito a 8 punti), Christian opta per sostituirlo mentre Filloy sigla il pareggio sul 26-26. Dopo poco ecco ricomparire alcuni errori e Trieste sceglie di continuare a martellare dall’arco dei tre punti (4/23): l’Umana torna avanti sul 35-32. Dopo tanti, troppi, minuti, Brooks rivede il parquet e il suo ingresso coincide col primo +5 per i padroni di casa: anche il finale di frazione è “rassicurante” e il vantaggio all’intervallo è di 10 lunghezze (48-38).
III QUARTO
Dellosto riprende a penetrare con assiduità, Candussi finalmente si rivede in area pitturata e circa a metà quarto il vantaggio dei biancorossi di Christian è di 7 lunghezze (56-49). A differenza del primo tempo Deangeli è più concreto (13) è più utile alla causa e i limiti della formazione di Bassi cominciano a palesarsi, sia nei mismatch sia nella costruzione del gioco offensivo. Sembra di vedere le difese di una pre-season NBA – in quanto a devozione alle marcature – ma in ogni caso Trieste chiude avanti 73-65.
IV QUARTO
Christian sceglie Bossi per la gestione di questi primi frangenti anche se l’attacco non “gira”: poco male, in realtà, perché a soffrirne sono solo gli esteti di questo sport, meno il punteggio sul tabellone (78-65 per i giuliani). Chiusi sembra aver rinunciato all’agone – ben prima di finire sotto di tredici – e anche se mancherebbero ancora cinque minuti l’esito della contesa sembra arridere agli alabardati. In una prestazione poco brillante ma efficace è confortante rivedere molti minuti in campo per Stefano Bossi e notare come Candussi sia stato ben coinvolto sotto le plance, al di là del gap qualitativo sulla “carta” fra quest’ultimo e i suoi difensori.
Pall. Ts 2004 vs Umana Chiusi 98 – 90
Trieste: Obljubech, Ferrero 6, Vildera 12, Candussi 14, Campogrande 3, Camporeale, Ruzzier, Deangeli 18, Rolli, Filloy 9, Bossi 13, Brooks 23. All. Christian
Chiusi: Tilghman 13, Jonats, Raffaelli 8, Jerkovic 12, Bozzetto 2, Stefanini 7, Chapelli 3, Visintin 15, Dellosto 17, Ceron 5, Possamai 6. All. Bassi
Rajone