Quella scorsa era una notte attesissima nel mondo del basket femminile: alla Brooklyn Academy of Music, a New York, è andato in scena il Draft 2024 della WNBA, la lega professionistica americana di basket femminile.
Un nome su tutti, ovviamente, era quello di Caitlin Clark, il nuovo volto del basket femminile a livello mondiale e prima scelta assoluta da parte delle Indiana Fever, ma è stata una notte storica anche per la Reyer Venezia e per tutta la pallacanestro italiana.
Matilde Villa, la playmaker orogranata classe 2004, ha realizzato il sogno di essere scelta dalle professioniste americane: a chiamare il suo nome sono state le Atlanta Dream con la scelta #32 (terzo giro), che hanno già ingaggiato per il prossimo training camp anche la nostra Lorela Cubaj (come già avvenuto nella passata stagione).
Si tratta della prima giocatrice italiana di sempre a essere stata scelta da una franchigia WNBA direttamente dal campionato italiano senza passare dal college.
Matilde, dunque, scrive un altro piccolo pezzo di storia del nostro basket, diventando la quarta italiana scelta nella storia del Draft: prima di lei Catarina Pollini (nell’Original Draft del 1997 che ha dato vita alla lega americana), Kathrin Ress (2007) e Lorela Cubaj (2022).
Matilde Villa
Per me è un sogno che si avvera, sono felicissima. Lo vedo come un riconoscimento per tutto il lavoro che ho fatto finora. Poter condividere questo momento insieme alle mie compagne di squadra è stato speciale, siamo un gruppo molto unito e ci supportiamo tanto. Quando è uscito il mio nome ho provato un’emozione fortissima. Con me c’era anche Lorela, essere stata scelta nella sua squadra mi riempie di gioia. Qualche settimana fa mi avevano avvisata che potevo essere inserita all’interno del draft, ero anche consapevole che avrebbero potuto anche non chiamarmi, quindi l’emozione è stata ancora più grande. Ora il focus è sul finale di stagione con la Reyer, che ringrazio per avermi aiutata a crescere in queste due stagioni, siamo a un passo dal nostro obiettivo che è il primo posto.
Francesco Rigo
Ufficio Stampa Reyer