Verso Dinamo Gorizia-Basket Ferrara 2018. Le parole del dg Thomas Miani

Per lui una nuova forma di vita nell’ambito della sua amata pallacanestro, per la Dinamica Dinamo la conferma di volersi dare una struttura societaria e sportiva forte e coesa per affrontare al meglio la prima avventura nella serie B Interregionale. Da qualsiasi parte lo si voglia vedere, questo matrimonio tra Thomas Miani e la principale realtà sportiva cittadina “s’aveva da fare” con ampia soddisfazione reciproca.

Dopo decenni e decenni trascorsi sul parquet, prima da giocatore poi da allenatore, Thomas ha dunque deciso di “fare basket” in maniera diversa, fungendo da direttore generale con “Diciamo che ormai, dati alla mano, sono matematicamente più gli anni da goriziano che da monfalconese ed è stato anche per questo motivo che ho accettato ben volentieri la proposta della Dinamo. Abitando tra l’altro vicino alla Stella Matutina è stata una scelta anche logisticamente conveniente. Ecco, ritengo che non ci fossero ambiente e progetto migliori per approcciarmi al nuovo ruolo di dirigente. La Dinamo è un vulcano in continua eruzione tra idee e iniziative a tutti i livelli.

Mancava una figura che coordinasse tutto ciò, una sorta di filo conduttore all’interno della società che potesse fungere anche da collante tra i vari strati societari. Quando a dicembre si è interrotta la mia esperienza da primo allenatore alla Falconstar, con Tiziano (il presidente Palumbo, ndr) abbiamo cominciato a parlare di un’eventuale collaborazione futura alla luce della stima reciproca. Più passavano i giorni e più ero tentato dal rimettermi in gioco in questa nuova veste complice la presenza di Tomasi come allenatore. Con Gigi siamo amici da decenni. Comunque non chiamatemi “uomo da scrivania”…”

Domanda secca: che campionato devono aspettarsi la Dinamo e il suo popolo?

“Come ha già sottolineato Gigi, è una categoria nata da pochi anni ma che sta, comunque già assumendo connotati importanti. Il livello qualitativo è in rapida ascesa e sono convinto sarà così anche quest’anno. Tolte Ferrara, Valsugana e forse una delle due compagini di Padova, potrebbe esserci un certo equilibrio rivolto verso l’alto. Per ottenere la salvezza diretta dovremo puntare al sesto posto e siamo convinti di potercela fare. La squadra non è stata stravolta ma solamente ritoccata in virtù delle defezioni, per motivi personali, di alcuni protagonisti quali Bullara, Franco, Macaro che ringraziamo per aver contribuito ai recenti successi.”

Mancherà l’effetto casalingo non potendo giocare a Gorizia?

Lo zoccolo duro dei nostri tifosi saprà rendere la palestra di Romans un fortino difficile da espugnare. Poi entro febbraio se verranno rispettate le consegne potremmo tornare finalmente in città. Se al Palabigot oppure all’UGG valuteremo a tempo debito. Gorizia è da sempre una città che trasuda pallacanestro, a Cividale per la finale contro Sennori c’erano quasi duemila persone. Giusto ringraziare l’Asar Romans d’Isonzo e il suo Comune per averci dato la disponibilità a ospitare le nostre gare casalinghe”.

Asar che è una delle società con cui la Dinamo collabora fattivamente a livello di settore giovanile.

“La forza della Dinamo, uno dei suoi segreti è stato in questi anni crescere costantemente anche nei numeri e nella qualità del lavoro a livello di giovani. Alle tre stagioni da incorniciare con la prima squadra si sono accompagnati anche i risultati con il settore giovanile. Consolidarsi a certi livelli passa anche attraverso la costante crescita dei giovani, possibile soprattutto grazie alle collaborazioni con altre realtà del territorio. La già citata Asar, poi il Dom, l’Alba Cormòns e il KK di Nova Gorica”.

Uff. stampa Dinamo Gorizia